DA CONFINDUSTRIA ALBANIA L’ABC PER GLI INVESTITORI NELLA TERRA DELLE AQUILE

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Un doppio tavolo di autorità e relatori di eccezione ha scandito martedì 21 a Tirana, presso la sala conferenze del centralissimo Rogner Hotel, l’assemblea generale di Confindustria Albania, l’Associazione di categoria espressione di Confindustria Italia e degli investitori che dal Belpaese decidono di collocare oltre Adriatico attività produttive. Appuntamento annuale di dialogo aperto e pubblico con le Istituzioni diplomatiche italiane e con le Autorità governative albanesi, dedicato e fatto coincidere quest’anno con la presentazione della riedizione della Guida aggiornata al 2020 sulla struttura economica, istituzionale e giuridico-normativa del Paese delle Aquile.
Un ABC tascabile predisposto dal blasonato studio legale Tonucci and Partners, da 25 anni presente nella Capitale Albanese, e destinato ad accompagnare quanti si affacciano a una Nazione – come ha precisato in apertura di lavori il Presidente di Confindustria Albania, Sergio Fontana – vicina all’Italia storicamente, culturalmente e anche sotto l’aspetto commerciale essendo il Belpaese il primo partner economico degli Albanesi per import-export, “e il nostro compito è fare in modo che le esportazioni italiane siano leader in questo Paese balcanico non solo per quantità ma pure per la loro qualità, e preludano a ulteriori investimenti destinati a consolidare la presenza italiana. Nel corso del 2019 abbiamo realizzato, assieme alla nostra Direttrice Gerta Bilali che ringrazio, ben 121 missioni imprenditoriali e di sistema coinvolgendo una pluralità di Regioni d’Italia e con l’obiettivo di coinvolgerne altre”. Certamente, ha concluso Fontana, “in Albania la qualità dell’ospitalità e dell’accoglienza è eccelsa, e gli Italiani che si recano qui vengono accolti come a casa. Tuttavia, i nostri Investitori, pur riconoscendo i progressi straordinari compiuti dal Governo e dalle Istituzioni albanesi, e il quadro di convenienza dato dai moderati costi fiscali e produttivi, chiedono maggiori garanzie dal punto di vista legale e giudiziario, con una magistratura in grado di assicurare l’applicazione del diritto dal punto di vista del recupero dei crediti e della tutela degli investimenti strategici sui terreni acquisiti da privati o avuti in concessione dallo Stato. Un imprenditore contento è esso stesso un ambasciatore dell’Albania quando rientra in Italia e ne parla con altri colleghi interessati a mercati esteri”.
Questioni che sono state riprese e approfondite da Sua Eccellenza Fabrizio Bucci, da due settimane nuovo Ambasciatore d’Italia in Albania, accompagnato dal Responsabile dell’Ufficio Commerciale Serafino Stajano: “Sono qui da 15 giorni, ma mi sembra di esserlo già da alcuni anni – ha esordito – Ho già avuto modo di conoscere e avviare primi dialoghi con le massime cariche della Repubblica Albanese, dal Capo dello Stato al Governo al Presidente dell’Assemblea parlamentare, e nel corso delle prossime settimane si inizierà a entrare nel merito delle singole questioni, a partire dal tavolo sull’energia che sarà riconvocato nella prima parte di febbraio”. “L’Italia – ha aggiunto l’Ambasciatore Bucci – è da sempre, per iniziativa di tutti i Governi, una piena sostenitrice dell’integrazione europea dell’Albania, e ci auguriamo che in primavera giungano buone notizie in tal senso dal Consiglio UE. Nel frattempo, abbiamo lavorato affinché a Tirana venisse assegnata la Presidenza di turno dell’OSCE (l’organizzazione internazionale per la cooperazione) che scandirà questo 2020, risultato strategico di cui tutti siamo lieti e fieri e che costituisce un banco di prova di primaria importanza per gli sviluppi in corso in tutti i settori. La presenza italiana, grazie a soggetti come Confindustria, è consolidata e apprezzata, nostro compito è fare in modo che cresca ancora, a fronte del pressing da parte di altri Paesi altrettanto importanti come Turchia e Cina, e per questo il lavoro coordinato di tutti è sia auspicio che imperativo”.
Ospiti d’onore dell’Assemblea generale, in rappresentanza del Governo nazionale di Tirana e del Premier del Paese delle Aquile Edi Rama, i Ministri Eduard Shalsi – delegato alla Tutela delle Imprese – e Anila Denaj – titolare dell’Economia e delle Finanze: entrambi hanno espresso parole di gratitudine a Confindustria Albania e al Sistema Italia – che a Tirana accanto all’Ambasciata e all’Associazione degli Industriali può contare su Intesa San Paolo Bank, l’Istituto per il Commercio Estero ICE ITA, la Camera di commercio Italiana in Albania – per l’impegno degli investitori, il ruolo del credito e il sostegno alla causa e al cammino europeo; di contro, hanno annunciato il rafforzamento e l’integrazione delle riforme, già avviate ma tuttora in transizione, in materia di organizzazione e funzionamento della magistratura, di lotta all’economia sommersa attraverso la digitalizzazione della macchina fiscale e amministrativa e di contrasto alla corruzione tramite la trasparenza e l’automazione informatica di pratiche e procedure di legge. Questo mentre sono in corso importanti investimenti strategici, dal Nord al Sud del Paese, che porteranno alla realizzazione del secondo scalo aeroportuale del Paese a Valona, importante polo marittimo e turistico dell’area centromeridionale.
Insomma, un bell’esempio di cooperazione e di dialogo svolto guardandosi negli occhi fra rappresentanti di Istituzioni pubbliche e private di due Nazioni.
Alessandro Zorgniotti