Da domani, probabilmente, chiuderà l’unica OBI attiva nella Asl/Bari

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Presidente Michele Emiliano,

la #Murgia, bassa o alta alla stessa maniera, è sempre più depauperata. Da lunedì 1 luglio al pronto soccorso della Murgia chiuderà l’unica OBI della #Asl #Bari (Osservazione Breve Intensiva), vietato sentirsi male. Come farà a funzionare il già oberato pronto soccorso con i pochi letti attivati e i programmati accorpamenti estivi?

Mi giunge voce, infatti, che l’unica #OBI operativa nella Asl Bari, chiuderà per carenza di medici, dove si è passati dai 14 medici agli attuali 11, oltre il primario, che devono far fronte all’estate, alle malattie e alle ferie previste per legge. Comprendo che a lavorare nell’emergenza urgenza ci vogliono andare in pochi perché si sta in #trincea e non si fa libera professione e per questo andrebbero pagati di più di tutti gli altri colleghi. So anche che le 104 decimano oltremodo il già esiguo numero, questo è un altro problema che andrebbe affrontato, ma è evidente che la sperequazione di risorse umane tra Bari ed entroterra sta condannando oltremodo il terrirorio #murgiano e del #sudbarese. Forse è il caso di dare i numeri per essere più precisi. Al pronto soccorso del Di #Venere, sotto la cui direzione sono passati i medici dell’ormai chiuso ospedale #Fallacara di #Triggiano, sono 23 medici e dovrebbero essere 20 per dotazione organica regionale. Tre di queste unità stanno per passare al #SanPaolo per andare a rinpinguare il già corposo numero di 20/21 medici. È vero che dal Di Venere e dal San Paolo vanno a fare i turni aggiuntivi ai pronto soccorso di #Corato e #Terlizzi, ma è altrettanto vero che, come riportato nel piano di #riordino ospedaliero che è parte integrante del piano #operativo 2015-2108, il nosocomio #terlizzese doveva essere chiuso al 31 dicembre 2018. Questo per la sicurezza dei pazienti e degli operatori, visto che è da più di un anno che al #Sarcone non si fa emergenza e si smantellano progressivamente reparti. Perché non si procede ad horas per ottimizzare il personale ed evitare la paventata chiusura?

Più precisamente, qualcuno può spiegarci perché il #nosocomio di primo livello murgiano deve avere 11 medici e meno letti, e gli altri ospedali baresi 20 medici e più letti? Qualcuno può dirci come mai fino ad oggi al #Perinei si è tenuto in piedi l’Obi con 14 medici e a #Carbonara e al San Paolo non parte con 20 dottori? Qualcuno ci può spiegare come si fa a gestire un pronto soccorso di periferia senza l’osservazione breve, con pochi letti attivati e senza nessun filtro territoriale?

#Assessore, ci fa piacere quando vieni a tagliare i nastri e a promettere servizi come l’#emodinamcia, ma la realtà è però fatta di depauperamento, accorpamenti, mancata implementazione di servizi, chiusure temporanee, estive o, addirittura, permanenti come nel caso dell’ambulatorio di #Reumatologia. La Asl più grande di #Puglia, e una delle più popolose d’#Italia, ha già perso l’anatomia patologica, il dipartimento di riabilitazione da tre anni e, con buona pace della mobilità passiva, non si pratica chirurgia pediatrica di elezione. Dove andremo a finire di questo passo?

Mi fermo qui perché l’elenco sarebbe lunghissimo, tra strutture complesse dismesse o sulla carta, ospedali declassati, come quelli di #Putignano e #Molfetta, e chiusi come i nosocomi di Terlizzi e Triggiano. La situazione #territoriale, invece, è drammatica, chiusa per malattia, ferie e quiescenza.

Saluti
Mario Conca