Da fotografo a avvocato difensore, il passo è breve

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La “santificazione” dei Benetton da parte di alcuni, prosegue spedita e senza tentennamenti, anche il fotografo di “famiglia”, non ha esitato a trasformarsi in avvocato difensore:
“Conosco Luciano Benetton e lavoro con lui dal 1980, tra lui e la sua famiglia non ho mai conosciuto persone più oneste”… “Nessuno si ricorda, ma nel 1999 le autostrade erano un disastro, nessuno le voleva. L’azienda andava bene, eppure lui e i suoi fratelli si addossarono Autostrade. Purtroppo, sfortunatamente succede, hanno assunto dei manager che hanno la stessa qualità dei nostri politici, sono poco seri. Gli ingegneri e i responsabili non erano all’altezza, anche se naturalmente non tutti, e ci sono andati di mezzo tutti gli altri”.
Avete capito? Brutti ingrati? I Benetton, hanno preso la concessione di Autostrade, non per fare soldi a palate, ma per aiutare l’Italia, quei contratti capestro fatti da Prodi e reiterati da Berlusconi, la Lega e tutto il centro destra, non erano a sfavore del popolo, non servivano a tutelare la famiglia multicolor, erano solo il modo per far prendere a qualcuno la gestione di Autostrade, che altrimenti nessuno avrebbe voluto. Dovremmo andare tutti in pellegrinaggio fino alla villa dei Benetton e dovremmo farlo in ginocchio, cospargerci il capo di cenere e fare mea culpa e invece cosa facciamo? Gli esprorpiamo le loro cose…facciamo veramente schifo. Peccato però, che quanto affermato dal “fotografo di famiglia”, non stia in piedi. “Avvocato” Toscani, ci spieghi alcune cose: lei dice che i Benetton, non sono stati capaci a scegliere manager all’altezza…però quei manager che lei giudica incapaci, hanno portato le autostrade “che erano un disastro” (parole sue) a dare un mare di dividendi alla famiglia, un buon risultato non crede? Non mi sembra che i Benetton si siano mai lamentati di questo. Per accorgersi che erano cattivi manager, hanno dovuto aspettare che un ponte crollasse e che morissero 43 persone? E poi I manager dei Benetton, sono così incapaci, da far digerire allo stato, un contratto che prevede un risarcimento danni in favore della società di ben 23 miliardi, in caso di risoluzione del contratto anche per gravi negligenze…veramente degli incapaci…e gli stessi insulsi manager, sono riusciti a far lievitare i pedaggi in maniera esorbitante…chissà dove li avranno trovati? E chissà perché negli anni non hanno deciso di cambiarli, visto i deludenti risultati ottenuti…forse i Benetton sono così di buon cuore, da non voler mettere in mezzo alla strada dei poveri cristi? Chi altri li avrebbe fatti lavorare?
Toscani, torni a fare il fotografo e smetta di fare l’avvocato difensore, perché la pezza che sta cercando di mettere e molto peggio del buco.

Massimo Erbetti