Dal pubblico si levavano grida disperate

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“Basta!”, “Enrico, basta!”.
Avevano capito che c’era qualcosa che non andava. Avevano capito che stava male.

Ma Enrico Berlinguer non si fermava. A fatica, ma continuava a parlare. Continuava a parlare alla gente, al popolo.

“Lavorate tutti casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo, è possibile conquistare nuovi e più vasti consensi alle nostre liste, alla nostra causa, che è la causa della pace, della libertà, del lavoro, del progresso della nostra civiltà!”.

Fu il suo ultimo discorso.
L’ultimo discorso di uno dei più grandi italiani del secolo scorso. Di un uomo buono, sincero, corretto. Che non mollò mai. Mai. Neanche in quel momento. Perché prima di tutto c’erano i principi, i valori. I suoi valori.

I nostri valori.

Perché anche se Enrico Berlinguer non c’è più, le sue idee, la sua forza e il suo coraggio vivono dentro di noi.

E questo è un qualcosa che non dimenticheremo mai.