Dall’addio alla Merkel ai voti regionali sarà un 2021 alle urne in Germania

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Che il 2021 sarà un anno cruciale in Germania è il minimo che si possa dire: con la pandemia del coronavirus che ancora infuria sono previste ben sei elezioni regionali e, soprattutto, il voto federale fissato per il 26 settembre. Non solo quello in corso è l’ultimo mandato di Angela Merkel come cancelliera (come lei ha finora ribadito in numerose occasioni, finanche al discorso di capodanno), ma il panorama politico tedesco promette di conoscere rivolgimenti molto profondi: probabile che dalle urne per il rinnovo del Bundestag esca una coalizione del tutto inedita, mentre la nomina di un nuovo cancelliere (che dopo 16 anni di ‘regno’ merkeliano ha ottime chances di non essere un cristiano-democratico come l’ex ‘ragazza dell’est’) avrà evidenti ripercussioni sullo scenario europeo, già scosso dal terremoto della Brexit.
Sei laender al voto

Un anno scadenzato, come si è detto, da importanti appuntamenti elettorali, che andranno a cadere nel pieno della campagna di vaccinazione e della lotta alla pandemia: si comincia il 14 marzo con le urne che si aprono contemporaneamente nel Baden-Wuerttemberg e nella Renania-Palatinato, mentre il 25 aprile tocca alla tormentata Turingia (l’anno scorso fu un terremoto politico con al centro l’ultradestra dell’Afd a mandare in tilt a livello nazionale la Cdu di Frau Merkel, obbligando la leader Annegret Kramp-Karrenbauer ad annunciare le proprie dimissioni). Il 6 giugno sarà la volta della Bassa Sassonia e, due settimane dopo, insieme alle urne per il rinnovo del Bundestag, si apriranno anche quelle del Meclemburgo-Pomerania anteriore.