De Luca risponde alla Movida partenopea e alla polemica Nord-Sud

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Vincenzo De Luca risponde in modo colorito alla movida partenopea che chiede di riprendere e poi ritorna sulla polemica Nord-Sud e dice che il Sud sa anche insegnare.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca non abbandona il linguaggio colorito che lo contraddistingue e alle lettere pervenutegli da quelli che definisce genericamente la movida partenopea che gli chiede di riaprire, lui risponde etichettandoli come stupidi.

“Riprendere la movida? Qui bisogna rispettare i protocolli di sicurezza e continuare col distanziamento sociale”, bacchetta De Luca.

Per quanto riguarda la Fase 2 a livello nazionale “siamo nel pieno del chiacchierificio nazionale. Almeno la mia sensazione è assolutamente deprimente”, dice ancora il governatore.
I fondi europei destinati all’Italia

“Ciò che rimane sullo sfondo è la realtà demenziale della palude burocratica nel nostro paese. Se domani l’Unione europea ci desse 500 miliardi a fondo perduto, noi in Italia non saremmo in grado di spenderli. La situazione drammatica dell’Italia è questa: che la burocrazia si mangia il Paese.”

De Luca torna sulla polemica Nord-Sud che aveva innescato alcuni giorni fa affermando che se ci fosse stato il rompete le righe a livello nazionale, lui avrebbe chiuso i confini della Regione.

Affermazione che, unita a quella del governatore della Puglia Emiliano, avevano indotto il governatore della Regione Veneto Zaia a riflettere sul fatto che la situazione si è capovolta in un Sud contro il Nord.

Ed ora De Luca dice che il suo non era un atteggiamento da Sud contro Nord, ma una osservazione “relativa soltanto alla aritmetica del contagio. Ancora oggi, parlo dei dati di ieri, – dice De Luca – a Milano abbiamo registrato 1.073 nuovi contagi. Quindi quando qualcuno al nord dice noi dobbiamo convivere con il virus perché non possiamo riaprire l’Italia quando saranno scomparsi tutti i contagi, dice una cosa che è assolutamente condivisibile. Ma tu puoi convivere con il virus se hai ridotto il contagio in una situazione controllabile. Ma se ogni giorno hai 1.070 casi nuovi, non devi convivere, devi combattere altrimenti questo calvario non finisce più.”

“Non c’è da aprire in maniera sgangherata dibattiti Nord-Sud. Noi dobbiamo discutere di Nord-Sud sulle questioni serie, ma non su questo”, precisa ancora De Luca.

E poi arriva l’affondo al livello nazionale:

“C’è gente che ha l’abitudine di guardare al Sud solo per dare lezioni al Sud. Bisognerà che ci si convinca, anche a livello nazionale, che qualche volta le lezioni bisogna apprenderle dal Sud. Qualcuno dovrà imparare senza aspettare che ce lo dica il giornale degli USA, che in qualche realtà del Sud ci sono delle eccellenze mondiali” e quindi fa l’esempio dell’Ospedale Cotugno dove si è verificato un solo caso di contagio tra il personale sanitario e il Pascale, che ha sperimentato un farmaco che aiuta a contrastare l’avanzata della Covid-19.
In Campania combattuto Covid-19 con pochi fondi

E ancora De Luca ricorda che la Regione Campania riceve 40 euro in meno pro-capite di fondi per la sanità regionale rispetto al Veneto, 60 euro in meno rispetto all’Emilia-Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio.

Nonostante ciò, evidenzia, è stato creato un ospedale Covid accanto all’Ospedale Del Mare con oltre 70 posti di terapia intensiva in sole tre settimane e attraverso gara pubblica.

Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile in Campania fino ad oggi sono stati verificati 4.282 casi del coronavirus, di cui 1.003 guariti e 336 deceduti.