DECRETI SICUREZZA: SI CHIUDE L’ERA SALVINI, TORNA L’UMANITA’

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Con 298 voti a favore, 232 contrari e nove astensioni la Camera ha approvato ieri il nuovo decreto sicurezza che passa ora al Senato dove è già atteso dal voto di fiducia.
Si chiude definitivamente l’era dei decreti anti immigrazione di Salvini. E mi piace ricordarlo oggi che è l’anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
In realtà abbiamo fatto giusto un piccolo passo per recuperare delle politiche che siano basate su un principio di civiltà e che si addicono a un grande paese come il nostro. Certo, si sarebbe potuta fare una modifica ancora più ampia ma alcuni punti fondamentali sono stati di certo migliorati. E’ stato un compromesso e, considerato da dove eravamo partiti, possiamo dire di essere moderatamente soddisfatti.
Siamo riusciti a cambiare le norme più inutilmente repressive, violente e inumane del precedente decreto che hanno causato ulteriori problemi sia ai comuni, che si sono visti negare il supporto degli Sprar, sia alle donne, agli uomini e ai bambini che sfuggivano dalla loro miseria o bisognosi di protezione internazionale. Abbiamo anche ridotto le assurde multe alle Ong, che svolgono un lavoro prezioso nel Mediterraneo. E abbiamo quindi accolto i giusti e doverosi rilievi che su questo provvedimento aveva fatto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
PS. Anticipo le possibili accuse o critiche che potrebbero arrivare sul fatto che, durante la prima fase della legislatura, ho votato anche io questa monnezza. E’ stato in quel momento che ho capito che l’anima di destra del Movimento 5 Stelle non era marginale, anzi. Ho provato, con altre persone, a modificarlo ma, sia per la forza della Lega in quel momento, sia per la scarsa volontà politica del M5S, non è stato possibile apportare i cambiamenti migliorativi che avevamo proposto.
Oggi si chiude un cerchio che ha caratterizzato quel governo, riportando a principi di civiltà il tema dell’immigrazione. E’ ovvio che sono necessari altri interventi ma nel solco dell’INCLUSIONE, ACCOGLIENZA, UMANITA’.