DECRETO SCUOLA: BUONSENSO SULLA QUESTIONE DEI DOCENTI PARITARIE

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A breve sarà pubblicato il Decreto Scuola, che autorizza il MIUR a bandire un concorso straordinario abilitante per l’assunzione di 24.000 docenti nella scuola secondaria statale di I e II grado per l’anno scolastico 2020/2021.
Una buona notizia per molti, visto che permetterà di stabilizzare migliaia di docenti precari con contratti a tempo indeterminato.
Ritengo però, che il decreto presenti anche alcune criticità a cui si dovrà porre rimedio durante il suo passaggio parlamentare.
Una delle questioni più rilevanti riguarda quei docenti precari che, avendo insegnato nelle scuole paritarie e pur avendo l’anzianità di servizio necessaria, non sarebbero al momento ammessi al concorso previsto. Una discriminazione ingiustificata se pensiamo alla effettiva equiparazione tra scuole statali e scuole paritarie avvenuta con la legge 62 del 2000, che senza interventi legislativi modificativi rappresenta un principio invalicabile.
Ma non fraintendiamoci: per me sulla scuola pubblica bisognerebbe puntare e investire molto più di quanto si faccia oggi. La piena valorizzazione della scuola pubblica dovrebbe essere SEMPRE uno degli obiettivi prioritari di qualsiasi Governo.
Piuttosto, aprire il concorso agli insegnanti delle paritarie, cioè a professionisti dotati di ogni requisito previsto per l’insegnamento, è una questione di puro buonsenso perché in questo modo eviteremmo le migliaia di ricorsi contro l’Amministrazione che, oltre a bloccare le procedure concorsuali chissà per quanto, verrebbero probabilmente persi dallo Stato, vista la solida e costante giurisprudenza che si è finora prodotta ed i pronunciamenti della Corte Costituzionale in materia, con un esborso di denaro non irrilevante per le casse pubbliche per inutili spese legali.
Insomma, modificare la norma e permettere ai docenti delle scuole paritarie di partecipare al concorso: nessuna battaglia ideologica, solo buonsenso per evitare ritardi e costi inutili. #precari #scuola #scuoleparitarie #lavoratori

Ubaldo Pagano