#DECRETOFISCALE: UN CAMBIO DI ROTTA DECISIVO PER TUTTO IL SISTEMA ITALIANO

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Il Decreto Fiscale appena approvato alla Camera rappresenta un cambio di rotta decisivo per tutto il sistema italiano, che va nella direzione della lotta serrata alla grande evasione, della semplificazione fiscale, della maggiore liquidità per le imprese e soprattutto dei risparmi per le nostre famiglie nelle spese di tutti i giorni. L’evasione fiscale del nostro Paese ammonta alla spaventosa cifra di 107 miliardi e 500 milioni di euro e il grosso riguarda contribuenti di grandi dimensioni: sopra i €100mila sono l’82,3 %, mentre i debitori sotto i 10mila euro sono appena il 5% delle somme evase. Abbiamo quindi deciso di colpire i grandi evasori con il carcere e siamo intervenuti nel caso della dichiarazione fraudolenta portando il massimo della pena da 6 a 8 anni, e abbassando la soglia per andare in carcere per chi evade il fisco per cifre a partire da 100mila euro. Introduciamo inoltre la norma della confisca per sperequazione attualmente possibile solo per i mafiosi: quando un contribuente non sarà in grado di dimostrare che il suo patrimonio è giustificato dai suoi redditi, i beni potranno essere confiscati anche se il reato è prescritto. Ma il Decreto Fiscale non è solo la lotta alla grande evasione. Abbiamo raggiunto l’unanimità per la nuova disciplina del Pir, uno strumento che consentirà alle piccole e medie imprese di reperire liquidità per fare investimenti l’ingente liquidità che potrà finalmente raggiungere imprese italiane: parliamo di oltre 600 milioni di euro. E ancora, la nuova norma sulla RC auto equa grazie alla quale si potrà estendere la classe di merito più bassa tutti i veicoli di proprietà del nucleo familiare. Inoltre l’IVA giù dal 22 al 5% per tamponi e assorbenti compostabili e biodegradabili: circa 20 milioni di donne saranno raggiunte potenzialmente da questa misura con un occhio importante anche all’ambiente, punto di fondamentale importanza.
Oltre ciò la norma prevede che l’otto per mille possa essere destinato per interventi di ristrutturazione, di adeguamento sismico e di efficientamento energetico delle scuole perché è inaccettabile che nel 2019 ci siano ancora istituti che cadono a pezzi. Infine per la prima volta in vent’anni il tasso degli interessi di mora è sceso sotto il 3%: mai più vessazioni per i cittadini e le imprese che sono in difficoltà per il pagamento, sia degli avvisi bonari, che delle cartelle esattoriali. Queste sono solo alcune delle tante misure che abbiamo inserito: un cambio di passo evidente da parte di un Governo che riconosce la giusta centralità al Parlamento, come dimostra la storia di questo decreto.

Filippo Gallinella