Delrio: Per i finanziamenti Ue servono programmi seri

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Fondi europei

“Noi non siamo freddi sull’idea di darsi una visione per i prossimi venti anni. Anzi siamo stati noi a sollecitarla. Anche perché è l’unico modo per intercettare i fondi europei. Non è vero che questi soldi arriveranno a prescindere. Arriveranno solo se avremo fatto programmi seri. Ci vuole quindi un progetto basato sui dati e non sulle chiacchiere”. Così Graziano Delrio, capogruppo dem alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera sugli Stati generali.

“Non si può sbagliare – aggiunge – purtroppo questa crisi ha proporzioni tali e avrà conseguenze sociali tali che se non facciamo bene non ci sarà un’altra occasione”.

Il ragionamento passa alle crisi industriali che – dice Delrio – “sono aggravate da questa crisi globale” e per esempio rileva come sia “sbagliato occuparsi di Alitalia e non dell’altro 70% del trasporto aereo in Italia che è funzionale al turismo. Se vogliamo salvare il turismo e il trasporto aereo non possiamo discutere solo della statalizzazione di Alitalia”.
M5s

Poi il rapporto con M5s: “questa esperienza di governo sta facendo crescere una classe dirigente che condivide alcuni ideali. Io quindi da questo punto di vista sono ottimista”.
Mes

Rimane la questione del Mes: “su questo punto noi siamo molto chiari. Il Mes da baco è diventato farfalla. Si continua a commentare il Mes come fosse quello di prima ma così non è. Quindi nel momento in cui questi soldi sono disponibili vanno fatte valutazioni molto libere e non ideologiche”.
Semplificazione

E ancora la semplificazione: “E’ il grande problema di questo Paese. Dobbiamo semplificare le nostre leggi, riducendo la produzione legislativa e quella dei decreti attuativi. La pubblica amministrazione non deve essere più vista come una complicazione. Ma ci sono altre due cose. Come dice Mattarella dobbiamo investire sulle comunità di vita. Il rilancio del Paese non può avvenire nell’inverno demografico. Perciò mi auguro che il Parlamento finisca presto l’esame dell’assegno unico per i figli e che la ministra Bonetti approvi presto il Family act. E poi io credo che sia venuto il momento di fare quello che l’Italia fece nell’immediato dopoguerra perché nei periodi di crisi occorre fare scelte radicali. Bisogna approfittare del semestre a guida tedesca per proporre insieme a Francia e Spagna un salto di qualità per un’Europa politica che abbia per esempio una difesa comune vera. E’ di questo che abbiamo bisogno, di un grande sogno europeo”.