Delrio vittima di un attacco di panico: «Se il Pd fallisce, vincerà una destra pericolosa»

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Graziano Delrio è colto da un attacco di panico. La destra in ascesa nella politica e nella società dell’Italia gli fa davvero paura. Il capogruppo Pd alla Camera esterna la sua ansia all’assemblea di Base riformista, gli ex renziani rimasti nel Pd.

In quella sede aupisca prima una ripartenza “con un forte senso di responsabilità”. Responsabilità rispetto a quello che potrebbe succedere. Delrio ammonisce. “Se il Pd fallirà, questo Paese sarà consegnato ad una destra che per la prima volta non condivide e non si fonda su valori che hanno costituito la società italiana. È una destra che è ambigua su quei valori”.
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La paura fa davvero novanta. Delrio attacca Salvini. “Non è fascista, ma è ambiguo verso i fascisti, verso Casa Pound, verso Forza Nuova. È ambiguo quando non prende distanze da chi attacca Fiano e la Boldrini. È stato ambiguo in tutto questo anno e mezzo. Spero che questa sua “conversione” sia una conversione vera”.

A questo punto la sua “destrofobia” raggiunge il vertice. “Se il Pd non assolverà al suo dovere avremo di fronte un periodo con una destra che io ritengo pericolosa per il benessere dei nostri cittadini e per la salvaguardia dell’integrità nazionale. È la destra che è scappata dal Governo questa estate perché era difficile fare la manovra. Spero che questa sfida porti anche più unità tra di noi. Più senso di vicinanza. Sono sicuro che sarete un presidio forte è solido al nuovo ruolo che Pd dovrà avere nei prossimi mesi”.

Il caso Mes annuncia scricchiolii nel governo e nelle maggioranza. E la prospettiva del voto anticipato si avvicina. I sondaggi danno il centrodestra vicino alla soglia del 50 per cento. Con FdI, in particolare, in forte crescita. Ce n’è quanto basta, nella prospettiva di Delrio, per più di un incubo. Ma si rilassi. È il gioco democratico. O a fargli paura è proprio la democrazia?