DG COTUGNO, SITUAZIONE PER ORA OK MA RISCHIO EMERGENZA

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CODACONS: NONOSTANTE I RISCHI ENORMI GLI ASSEMBRAMENTI E LE SERATE CONTINUANO SENZA SOSTA, COSÌ INEVITABILE L’AUMENTO DEI CONTAGI

DENUNCIAMO I LOCALI E GLI INFLUENCER CHE PUBBLICIZZANO LE FESTE SOLO PER FARE SOLDI, PAGATI DAI LOCALI IN DENARO O CON OSPITATE GRATUITE, PER INDUZIONE A COMMETTERE REATO

L’ASSOCIAZIONE CHIEDE DI SOSPENDERE GLI ACCOUNT DEGLI INFLUENCER CHE CONDIVIDONO FOTO O VIDEO SUGLI EVENTI A RISCHIO CONTAGIO

Dopo la denuncia del dg dell’ospedale Cotugno, che ha parlato di “rischio emergenza”, il Codacons torna a intervenire sul tema delle discoteche per denunciare i locali che, in violazione delle nuove norme, continuano a organizzare eventi e serate ad alto rischio contagio: un fatto gravissimo, specie alla luce dei dati degli ultimi giorni, che rischia di comportare conseguenze pesantissime per tutti i partecipanti a queste incredibili feste, organizzate come se il Covid non esistesse, e le persone che dovessero entrare in contatto con loro.

L’Associazione denuncerà gli influencer (come Asia Valente, in un noto locale di San Teodoro) che hanno pubblicato foto sui propri profili social nelle quali non vengono rispettate né le regole sul distanziamento né quelle sull’uso delle mascherine: nell’esposto si chiederà di indagare gli influencer per istigazione a commettere reato, e presenterà richiesta di sospensione degli account e di sequestro delle foto diffuse sui social di feste, party e assembramenti vari. È vitale, infatti, interrompere queste catene del contagio, se necessario denunciando chi influenza e spinge i giovani a partecipare agli eventi per interesse personale – dietro pagamenti in denaro o natura, ovvero le ospitate gratuite, dagli stessi locali – mostrando sui social party imperdibili e attraenti: una pratica speculativa e pericolosissima, data la fragilità di chi è stato costretto in casa per mesi e la fisiologica predisposizione agli spazi sociali dei giovani e dei giovanissimi.

Il Codacons, che ha già presentato una formale denuncia contro il Governo Italiano – reo di essere intervenuto con eccessivo ritardo – e i presidenti delle Regioni per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica, richiama quindi l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema che rischia di scomparire dalle cronache, riemergendo solo (e troppo tardi) a danno, purtroppo, già avvenuto.

“Nonostante le nuove norme si continuano a organizzare serate in tutta Italia: una scelta assurda e rischiosissima per tutti noi. Assembramenti del genere, all’interno di locali dove i giovani ballano attaccati uno all’altro senza mascherine e senza il rispetto delle distanze minime, comportano un rischio immenso per la salute pubblica, e devono essere puniti proprio per tutelare il diritto alla salute dei cittadini italiani”, dichiara il Presidente Carlo Rienzi.