Di Battista contro l’Ue: “Avallò guerre umanitarie”

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“Tutti hanno condannato l’attacco siriano (supportato da Mosca) all’esercito turco. Ma si può dire o no che i turchi lì non ci dovevano stare, perché hanno invaso un Paese sovrano e stanno facendo tutto per non far vincere Assad? Quanti sono i giornalisti mainstream che hanno il coraggio di dire che oggi la Turchia in Siria sostiene al-Nusra, un gruppo jihadista affiliato ad Al Qaida fino al 2016? Erdogan ha di nuovo aperto i rubinetti dei migranti. Gli 80.000 profughi che stanno entrando in Europa attraverso le frontiere con la Grecia e la Bulgaria sono per lo più siriani, afghani, e iracheni”. Lo scrive Alessandro Di Battista su Facebook.

“Ve le ricordate – aggiunge – le guerre ‘umanitarie’ occidentali? Quelle fatte per esportare democrazia e diritti umani? Eccole le conseguenze! Profughi, civili ammazzati e immigrazione di massa in Europa dove cresce razzismo e xenofobia. L’Europa ha avallato queste guerre e ora ne paga il conto. L’Europa ha dato miliardi di euro a Erdogan per ‘contenere’ l’immigrazione. Gli ha dato di fatto una pistola carica da usare a suo piacimento. Lui oggi la sta usando. E di munizioni ne ha molte”.

“A Istanbul -prosegue- sono tanti i bimbi siriani buttati in strada. Occupano i sottopassi della città, gli passano davanti uomini europei con i segni dei trapianti dei capelli appena fatti. Quei bambini sembrano fantasmi ma tornano ad essere in carne ed ossa solo quando arrivano alla frontiera con l’Europa. Io dico, nonostante tutto (e ripeto, non giustifico nulla) quei bambini non stavano meglio in Siria, a casa loro, con il loro genitori? L’Europa ha una sola possibilità di sopravvivenza: iniziare a fare gli interessi degli europei e non accettare imposizioni altrui!”.

“L’Europa ha accettato in modo miope – oltre che vergognosamente colpevole – che la guerra, con tutte le conseguenze del caso – arrivasse a suoi confini. In questo momento l’informazione gioca un ruolo decisivo. Va raccontata la verità. Non per parteggiare per uno schieramento o per un altro ma per non aggiungere bugie su bugie a quelle dette per avallare guerre di invasione combattute per ragioni economiche-finanziarie-energetiche e geopolitiche e mascherate da missioni umanitarie! ‘Se le guerre possono essere avviate dalle bugie allora possono esser fermate dalla verità’. Queste parole le ha dette Julian Assange. Un patriota dell’umanità oggi lasciato solo (probabilmente per senso di vergogna) proprio da quella categoria che avrebbe dovuto maggiormente difenderlo: i giornalisti”.