DI CULTURA SI VIVE, DI PRECARIETÀ SI MUORE!

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Pochi giorni fa è stato approvato sotto un silenzio assordante il Decreto Bonisoli sulle Fondazioni Liriche, un silenzio non dovuto alle reazioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle Fondazioni che si trovano di fronte all’ennesimo attacco del loro lavoro e della loro dignità, dopo la legge 160 dell’agosto 2016. Un silenzio voluto da un governo che si diverte a giocare sulla vita di 42 persone tenute in mare per due settimane e che contemporaneamente tartassa anche le vite di migliaia di lavoratori e di lavoratrici in Italia.

Stanno cercando di farla passare come una vittoria, ma basta leggere cosa prevede questo decreto per scoprire l’ennesima farsa sulle spalle di migliaia di precari. Andando in deroga al Decreto Dignità sarà infatti possibile rinnovare i contratti a tempo determinato di questi lavoratori fino a 48 mesi. Chi vive quel mondo sa che ciò equivale a condannarli alla precarietà, altro che stabilizzazione! Ma non è finita qui, qualora ci fosse una violazione sui rinnovi dei contratti, al lavoratore sarà concessa una indennità, non la stabilizzazione e così sarà possibile assumere altri lavoratori precari in un vortice infinito!