Diffusione della Xylella sugli oleandri delle città salentine

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Casili (M5S): “Serve una nuova visione paesaggistica”

“Avevamo denunciato già nel 2015, quando il batterio era confinato nella sola provincia di Lecce, la presenza del vettore nelle nostre città, ragion per cui oggi non dovrebbero sorprendere ulteriori infezioni a carico delle piante ospiti presenti nei Comuni. La Regione avrebbe dovuto pensare per tempo agli aiuti per le amministrazioni, che invece sono state lasciate sole. Come sempre si aspetta l’emergenza per iniziare a capire che fare. Emiliano e Di Gioia colpiscono ancora””. Lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili in seguito alle notizie della diffusione della Xylella sugli oleandri a Lecce in diversi comuni salentini.

“Io stesso – continua Casili – più volte ho ribadito come la sputacchina non fosse una novità in ambiente urbano, dove è più difficile controllarne la diffusione e intervenire. I Sindaci, peraltro, a causa delle esigue disponibilità economiche poco hanno fatto nei primi anni per curare le aree pubbliche urbane e periurbane a stretto contatto con la campagna. Un dato è certo: molte specie ospiti di Xylella come l’oleandro, l’alloro, il rosmarino, le poligale, le lavande, alcune specie di prunus si trovano oggi a caratterizzare il verde urbano delle nostre città disegnando il paesaggio. Non ci sono per ora soluzioni, con questo batterio dobbiamo conviverci per i prossimi anni, stante l’impossibilità di eradicazione dello stesso. La convivenza ci impone strategie di gestione e anche di selezione di piante che dovranno sostituire quelle che a causa dei disseccamenti saranno irreversibilmente compromesse, questo almeno nella nostra provincia. Serve pertanto un lavoro che nei prossimi anni deve vedere coinvolti paesaggisti e vivai della zona al fine di fornire materiale vegetale prodotto in loco per restituire dignità e bellezza ai nostri centri urbani. Ma le città non sono le sole – conclude – serve una visione paesaggistica che guardi al sistema città campagna per restituire dignità alle nostre campagne oggi in declino”.