Digitalizzazione e fiducia, la ricetta di Vittorio Colao per far ripartire il Paese

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Per Vittorio Colao, il manager chiamato dal Governo a guidare la task force impegnata a formulare le strategie da mettere in campo per rilanciare l’economia colpita dal Covid-19, le parole chiave sono digitalizzazione e fiducia. Digitalizzazione per trasformare la pubblica amministrazione, “sburocratizzarla” e renderla un alleato dei cittadini e delle aziende, per passare a pagamenti e commercio senza contante in modo tale da far emergere l’economia sommersa. E poi fiducia nei cittadini che devono vedere nello Stato un amico. Ne ha parlato oggi pomeriggio al Festival dell’Economia online con il direttore scientifico, Tito Boeri. Non ha voluto anticipare il piano che entro i primi di giugno la task-force da lui guidata consegnerà al Governo, con venti obiettivi e cento proposte concrete per far ripartire il Paese, ma ha indicato alcune priorità. Fra queste la necessità di far funzionare bene la pubblica amministrazione.

“Abbiamo spesso sovra stimato i beni privati e sotto stimato i beni pubblici – ha detto Colao – ma la capacità degli Stati di erogare servizi e di gestire beni pubblici è fondamentale. L’Italia soffre di un eccesso di “sovranormazione”. Un fenomeno che nasce dalla mancanza di fiducia nei cittadini, che ci porta a legiferare su tutto. Dobbiamo avere più fiducia anche nei funzionari e nei dirigenti pubblici che spesso si trovano oberati da una complessità dovuta proprio alle troppe norme”.

Parlando di tasse e delle necessità di ampliare la raccolta fiscale, Colao ha evidenziato come serva per questo un coordinamento a livello europeo. E poi occorre diminuire e progressivamente far sparire l’uso del contante, concedendo degli incentivi per l’uso dei pagamenti elettronici, sia a chi paga che a chi riceve il pagamento. “L’Italia lo sta facendo – ha detto – ma occorre accelerare”.

“In queste settimane abbiamo fatto un enorme sforzo di ascolto del mondo produttivo e sociale ed ora dobbiamo formulare un buon piano e agire in fretta – ha concluso Colao – attuando con più coraggio, rispetto al passato, alcune importanti riforme per cogliere la possibilità di trasformare i costi in investimenti”.