Disabili, Papa Francesco: “Basta atteggiamenti di rifiuto, tutelare la dignità”

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Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata internazionale delle persone con disabilità, chiede di “superare il rifiuto nei confronti dei disabili e di affermare invece “la dignità di ogni persona. Si riscontrano atteggiamenti di rifiuto che, anche a causa di una mentalità narcisistica e utilitaristica, sfociano nell’emarginazione, non considerando che, inevitabilmente, la fragilità appartiene a tutti. È importante, invece, promuovere una cultura della vita, che continuamente affermi la dignità di ogni persona, in particolare in difesa degli uomini e delle donne con disabilità, di ogni età e condizione sociale. La celebrazione della Giornata internazionale delle persone con disabilità è occasione, quest’anno, per esprimere la mia vicinanza a quanti state vivendo situazioni di particolare difficoltà in questa crisi pandemica. Siamo tutti sulla stessa barca in mezzo a un mare agitato che può farci paura; ma in questa barca alcuni fanno più fatica, e tra questi le persone con disabilità gravi. La pandemia che stiamo vivendo ha evidenziato ulteriormente le disparità e le disuguaglianze – rileva ancora il Papa – che caratterizzano il nostro tempo, in particolare a discapito dei più deboli. Il virus, mentre non fa eccezioni tra le persone, ha trovato, nel suo cammino devastante, grandi disuguaglianze e discriminazioni. E le ha aumentate. Per questo, una prima ‘roccia’ su cui edificare la nostra casa è l’inclusione. Inclusione e partecipazione attiva dei disabili nella società e anche nella Chiesa. Mi auguro che sempre di più, nelle comunità parrocchiali, le persone con disabilità possano diventare catechisti, per trasmettere la fede in maniera efficace, anche con la propria testimonianza. Incoraggio quanti, ogni giorno e spesso nel silenzio, si spendono in favore delle situazioni di fragilità e disabilità. Possa la comune volontà di ‘ricostruire meglio’ innescare sinergie tra le organizzazioni sia civili che ecclesiali, per edificare, contro ogni intemperia, una ‘casa’ solida, capace di accogliere anche le persone con disabilità, perché costruita sulla roccia dell’inclusione e della partecipazione attiva”.