DISASTRI NATURALI CHE TANTO NATURALI NON SONO

0
46

Il Nord Ovest del Paese è stato colpito nei giorni scorsi da alluvioni e frane associati a piogge eccezionali. Localmente sono caduti in un solo giorno circa 600 mm di pioggia che sono quelli che in molte parti d’Italia cadono in un intero anno. Sono eventi che si verificano mediamente ogni 50-60-100 anni. Con piogge così intense l’acqua non viene assorbita dal suolo e inizia immediatamente a scorrere verso valle gonfiando il livello di torrenti e fiumi. Si originano picchi di piena eccezionali che assumono un potere erosivo immane sia in alveo che sulle sponde. Crollano argini e sponde che possono coinvolgere ponti e strutture di ogni tipo edificati in prossimità del fiume. E’ ciò che si è verificato il 2 ed il 3 ottobre in varie località del Piemonte. In particolare, a Romagnano Val Sesia è crollato il ponte, già oggetto di vari interventi di ripristino e messa in sicurezza nel corso degli anni. Era stato inaugurato dai due sindaci dei comuni confinanti la stessa mattina del crollo. Fortunatamente non ci sono state vittime. Certamente si tratta di un evento eccezionale ma dobbiamo imparare a programmare bene gli interventi necessari per il territorio e, nel caso del ponte, anche a verificare che le opere siano sicure e dunque realizzate a regola d’arte. Dobbiamo imparare a convivere con gli eventi eccezionali che diventeranno sempre più frequenti con i cambiamenti climatici. Dobbiamo però assolutamente dare spazio alle dinamiche naturali e non edificare in tratti che possono essere interessati da eventi eccezionali. Se si guardano le cronache è un bollettino di guerra. Il 4 agosto di questo anno e tra il 21 ed il 25 novembre dello scorso anno altri eventi calamitosi avevano colpito altri settori della regione. L’Italia è piena di situazioni di questo tipo. Ha un territorio fragile e spesso edificato negli anni senza una adeguata pianificazione. Stiamo intervenendo dopo decenni di mancata cura e manutenzione del territorio. Non saremo in grado di evitare queste eventi ma interveniamo in modo che i loro effetti siano sempre meno disastrosi e nefasti.