DISCARICA ROCCASECCA: BENE LO STOP, MA NON SIA A DISCAPITO DI ALTRI TERRITORI

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Ieri il TAR del Lazio ha bloccato l’ampliamento della discarica di Roccasecca, autorizzata dalla Giunta regionale lo scorso dicembre. Leggendo la sentenza e fermi gli approfondimenti da fare, direi che essa non riguarda la sopraelevazione, anche se mi riservo di analizzare nel dettaglio già dalle prossime ore.

L’importante è che la sentenza del Tribunale amministrativo dà finalmente ragione dell’impegno di una Comunità, giustamente assecondato dall’Amministrazione del Sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco. Lo stop rappresenta anche un sollievo per tutto il frusinate, sempre nei primi posti della “lista nera” sull’insostenibilità nel Lazio.

Da troppo tempo nei nostri territori la gestione dei rifiuti è concentrata nelle mani di pochi soggetti, il cui interesse nuoce alla pianificazione razionale della gestione dei rifiuti nell’interesse dei cittadini.

Quando di recente è stata concessa la sopraelevazione di Roccasecca, si leggeva tra le motivazioni che tale discarica non era da considerarsi alternativa a quella di Monte Carnevale. Anche alla luce dei recenti atti del Governo, la Regione stessa da una parte considerava Monte Carnevale strategica mentre dall’altra chiedeva la sopraelevazione (dopo l’ampliamento che oggi è decaduto) causa Covid.

Viene così sonoramente smentito chi ha sempre sostenuto che, per evitare sorgano a Roma, le discariche vanno fatte fuori dai confini della Capitale. Non è più vero – ed è agli atti – che una discarica fuori da Roma ne evita un’altra a Roma. Per converso, una discarica fermata fuori non può rendere più necessaria una discarica a Roma.

Coerentemente a quanto motivato dalle recenti decisioni del Governo, mi aspetto ora che la sentenza del TAR non si ripercuota su altri territori: non se ne vedrebbe alcuna necessità.