Draghi e Speranza hanno piegato la “fronda” delle regioni

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Non si potranno aprire, subito dopo Pasqua, bar, ristoranti e palestre. Però l’intenzione è di riaprire appena possibile, cominciando dalle scuole. Vaccini. Arriva Johnson & Johnson, arrivano altre dosi di Moderna e di AstraZeneca. Ecco che Draghi promette l’immunità entro luglio e punta pure sul vaccino italiano. Quanto a Sputnik, questa volta è Zingaretti a chiedere che l’Ema decida se è somministratile. Tutto serve. A proposito delle priorità, Cartabia ha ottenuto il dietro front dal sindacato dei magistrati, che aveva avuto l’impudenza di minacciare ulteriori ritardi nei processi se giudici e procuratoti non fossero stati vaccinati subito.
I ricoverati per Covid in ospedale sono in Italia 29.163, quelli in terapia intensiva 3.721. Ben oltre la soglia dei tremila posti letto occupato da malati gravi che a suo tempo era stata indicata come “sopportabile” dal sistema sanitario. In Francia va peggio: quasi 5mila posti già presi, il 90% di quelli disponibili per la terapia intensiva. Macron però indugia, non se la sente di varare misure di confinamento più dure. La stampa lo accusa. A Londra, imvece, dopo tre mesi di lockdown totale, ieri nessuna vittima. Ma Johnson invita alla prudenza: ci si potrà vedere a pranzo o a passeggio, sì, ma in non più di 6, di due nuclei familiari.
Dal mondo. Si è aperto il processo per l’assassinio di George Floyd, soffocato da un poliziotto che lo ha tenuto 8 minuti e 46 secondi con il collo schiacciato dal suo ginocchio. Sarà un referendum sulla brutalità della polizia in America. Ma anche in Francia e Gran Bretagna. Disincagliata, finalmente, la nave che da una settimana bloccava il Canale di Suez. Tra i 6 e i 10 miliardi di danni, ora si apre la partita su chi debba pagare. In Myanmar il colpo di stato dei generali ha già fatto 500 vittime, almeno i 35 bambini. Se ne scrive poco. Gli Stati Uniti hanno annunciato il blocco commerciale, ma la chiave di quel paese l’ha forse piuttosto la Cina, con cui l’Occidente è ai ferri corti. Confermato, invece, da un comitato Onu l’embargo contro Cuba. L’Italia ha votato con gli Stati Uniti, dimenticando il moto di simpatia per i medici cubani che un anno fa vennero ad aiutarci contro il Covid.
Politica? Enrico Letta dice che sarebbe bello se la Lega aderisse al Partito Popolare Europeo. È, il suo, un modo per mettere a giorno la doppiezza del Salvini “di lotta e di governo”””. Costretto, da Giorgetti, a dirsi europeista, il segretario della Lega vuole tuttavia unirsi con i principali nemici interni dell’Europa, Orban e Kaczynski. Pd. I deputati oggi scelgono la capogruppo. Guerini, Franceschini, Del Rio, i capi corrente, sono per Debora Serracchiani che, come atto di compiacenza al sistema, potrebbe poi scegliersi come vice il figlio di de Luca. Infine, il Fatto “scopre” che “i sostegni” di Draghi agli esercizi in crisi saranno meno generosi dei “ristori” promessi da Conte. Ovvio! Draghi, come l’Europa, vuole che si convogli il grosso della spesa su riconversione ecologica, tecnologia, ricerca, scuola, sanità e welfare per giovani e disoccupati. Come ogni capitalista avvertito, Draghi sconta che nella crisi molte imprese debbano essere lasciate fallire. È la “distruzione creativa” del mercato.

Corradino Mineo