Droga e armi, 16 arresti a Tor Bella Monaca

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C’è anche il fratello del defunto boss Vincenzo Moccia tra i 16 arrestati nell’operazione ‘Ferro di cavallo’ dei carabinieri di Roma nei confronti di un’organizzazione che gestiva lo spaccio a Tor Bella Monaca. Le indagini prendono origine dalla denuncia presentata da un uomo, vittima di continue estorsioni proprio da parte del fratello del defunto ‘boss’ Vincenzo Moccia, detto ‘Vincenzino’, deceduto in carcere nel 2008. Nonostante il forte stato di paura, la vittima ha trovato il coraggio di denunciare ai Carabinieri le continue richieste estorsive.
I successivi approfondimenti investigativi, svolti sotto le direttive della locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno fatto emergere che l’estorsore era anche parte integrante di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti, costituito da residenti in zona, alcuni dei quali legati da vincoli di parentela.

Tra i 12 arrestati ci sono 2 donne e 3 minori divenuti maggiorenni nel corso delle indagini appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di cocaina nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo clandestine. Organizzazione costituita da residenti in zona, alcuni dei quali legati da vincoli di parentela. Il sodalizio era attivo nella piazza di spaccio di via dell’Archeologia, luogo comunemente denominato nel quartiere ‘ferro di cavallo’, tristemente noto alla cronache giudiziarie in quanto divenuta nel tempo una vera e propria roccaforte dello spaccio di stupefacenti, in particolare ‘cocaina’. Nello stesso luogo nel corso degli anni sono già stati operati numerosi arresti dai Carabinieri in flagranza di reato.