NO A CONFLITTI SOCIALI SULLA PELLE DI LAVORATORI E IMPRESE
La coesione sociale è patrimonio di tutti, non di una parte della politica. E quando è solida, rafforza l’Italia intera. Finora con il Covid-19, abbiamo tenuto per mano, nei momenti più drammatici, il Paese e le imprese aumentando il debito pubblico. Così sono stati evitati i conflitti sociali, caricando l’onere sulle spalle degli italiani. Lo sanno bene Confindustria e i sindacati.
Ora ognuno deve assumersi le proprie responsabilità nel tenere la barra dritta della coesione sociale in una fase storica delicata.
Il dialogo tra le parti sociali e la politica nella sua interezza è un dovere assoluto, anche quando si hanno posizioni distanti. Stop alle polemiche di queste ore. E chi licenzia mentre fa utili, solo perchè è più conveniente delocalizzare, non solo non rispetta i lavoratori, ma non ama l’Italia e nemmeno la stessa impresa
