E-privacy e sicurezza del 5G i temi del Consiglio europeo sulle Tlc

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Il Sottosegretario allo Sviluppo economico Mirella Liuzzi ha partecipato ieri al Consiglio europeo sulle telecomunicazioni, che si è tenuto a Bruxelles. Alla prima riunione dall’insediamento della nuova Commissione europea, avvenuta alla presenza del Commissario con delega alle telecomunicazioni Thierry Breton, si è discusso dello stato di avanzamento della proposta sul regolamento e-privacy, a cui è seguito un dibattito su l’uso etico dei dati nell’Unione Europea. Il Consiglio ha inoltre adottato all’unanimità le conclusioni sul significato del 5G per l’economia europea.

“Tra i Paesi Ue ci sono più divergenze del previsto” sul nuovo regolamento sulla e-privacy. E visto che questa situazione di stallo dura ormai da tre anni “tutte le opzioni sono sul tavolo”. Così il commissario Ue per il Mercato Interno, Thierry Breton, al termine del Consiglio Ue che ha registrato un nuovo nulla di fatto sulle norme che dovrebbero adattare il quadro normativo europeo – fermo al 2002 – alle nuove realtà sorte nel frattempo come Whatsapp, Skype e Messanger.

“L’Italia è convinta che il 5G consentirà di aumentare il potenziale della fornitura di servizi di rete mobile, con grandi benefici per cittadini e imprese”, ha dichiarato il Sottosegretario Liuzzi. “L’obiettivo condiviso da tutti gli Stati Membri è quello di assicurare un elevato livello di sicurezza delle reti, per il quale il Governo ha messo in campo una normativa nazionale avanzata in tema di screening. E’ adesso necessario procedere celermente all’omogeneità della normativa dei singoli Paesi europei per accrescere la competitività e la coesione dell’Unione attraverso lo sviluppo delle tecnologie emergenti”.