E’ proprio un Paese alla rovescia il nostro

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Un Paese nel quale una nave Ong viola tutta una serie di norme e nel salvare 42 poveri migranti rischia di uccidere dei militari italiani. Ancora una volta, sulla pelle di persone diperate che scappano da guerre, carestie e povertà, si gioca una guerra cinica di propaganda. E in questo gioco la Sea Watch ha bisogno di uno come Salvini e Salvini ha bisogno di una Ong come la Sea Watch. Ricordiamo che nel 2017 la Sea Watch non firmò il Codice di autoregolamentazione dell’allora ministro degli interni Pd marco Minniti, al contrario delle altre ong.

Ma questo è anche il Paese dell’ILVA, che per anni ha seminato inquinamento e morte e che adesso, da poco passata di mano ad una nuova proprietà, quella degli indiani di Ancelor Mittal, minaccia all’improvviso di chiudere i battenti e licenziare tutti se non verrà loro garantita l’immunità penale (concessa dai governi Renzi e Gentiloni ma revocata da questo governo pochi giorni fa). Ma siccome la responsabilità penale è personale, non si capisce cosa dovrebbero temere gli indiani visto che sono arrivati da poco. Invece minacciano di andarsene se non gli viene assicurata l’impunità in caso di reati prim’ancora di commetterli (si spera), in barba alle leggi italiane. E l’altro giorno in Parlamento, TUTTE le forze politiche invocavano che il ministro Di Maio venisse in aula a riferire sul rischio chiusura ma non pronunciavano una parola contro la minaccia di una multinazionale allo Stato italiano.

O per finire, la questione della revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia/Benetton. Tutti scandalizzati dalle parole di Di Maio che ne ha parlato durante la demolizione del Ponte Morandi a mercati aperti, facendo perdere in borsa la società dei Benetton. Ma Di Maio e il governo ripete questa storia dal giorno dopo il crollo del ponte che uccise 43 persone innocenti. Allora forse ha ragione Beppe Grillo nel post di oggi. Sul Ponte Morandi sono morti in 43, uno in più dei poveri migranti sbarcati dalla Sea Watch. Solo che i primi sono morti per la mancata manutenzione da parte di un concessionario che è quotato in borsa, e la stragrande maggioranza della classe dirigente e politica italiana sarebbe ben felice se non facessimo nulla. Mentre per i 42 poveri migranti salvati e portati a Lampedusa, se pretendiamo regole diverse e che l’Europa tutta si faccia carico della questione migranti siamo dei criminali. Forse è vero, se la Sea Watch fosse quotata in Borsa, Salvini e l’Europa intera cambierebbero atteggiamento.

Che Paese alla rovescia!

Paolo Ficara