Ecco RightsApp, un Tripadvisor con dentro i diritti

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Ormai grazie alla tecnologia è possibile conoscere un ristorante o un albergo – la tipologia di cucina, la comodità delle stanze, il rapporto qualità/prezzo – anche senza esserci mai stati. Basta navigare un po’ in rete o ricorrere a una delle tante app che raccolgono queste informazioni. Quello che invece resta sempre un’incognita è come l’albergo o il ristorante tratti i propri lavoratori, se applichi correttamente il contratto, se rispetti gli orari, le paghe e i diritti in generale. RightsApp, la nuova app nata grazie alla collaborazione tra la Cgil Umbria e il dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Perugia, punta proprio a colmare questa lacuna. “L’idea nasce dai nostri delegati dei posti di lavoro – ha spiegato Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil Umbria – sono loro che ci hanno chiesto uno strumento che, grazie alle nuove tecnologie, potesse permettere di assegnare un ‘bollino dei diritti’ alle aziende, in particolare del settore turistico. E così, grazie al lavoro del nostro sistema della formazione, coordinato da Patrizia Venturini, abbiamo avviato un percorso insieme all’Ateneo”.

“Per noi questa convenzione con la Cgil è molto importante – ha detto il direttore del dipartimento di Matematica e Informatica, Gianluca Vinti – perché ci permette di concretizzare gli studi che svolgiamo sulle nuove tecnologie con delle applicazioni pratiche e, come in questo caso, anche socialmente ed eticamente rilevanti”.

Alla conferenza stampa, che è stata conclusa con la firma di una convenzione tra il Dipartimento e la Cgil che permetterà di proseguire la collaborazione in futuro, è intervenuto anche il professor Osvaldo Gervasi, docente del dipartimento, che ha sottolineato il contributo fondamentale degli studenti, due laureandi, Alex Dominici e Matteo Baldassarrini, che hanno concretamente realizzato il sito web www.rightsapp.it e l’app collegata. “È molto importante – ha detto il docente – che nell’arco del percorso di sviluppo delle loro tesi di laurea siano riusciti ad arrivare ad un prodotto finito ed utilizzabile”.

L’app è infatti tecnicamente pronta, ora si tratta di riempire il database con le informazioni sulle aziende, impegno che spetterà al sindacato, ma gli stessi imprenditori interessati potranno farsi avanti per entrare nel circuito di RightsApp.