Ecobonus, Pittella e Cifarelli: Eni ceda il suo credito imposta

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I consiglieri regionali del Pd sottoporranno la proposta al governo regionale perché apra una trattativa con la compagnia petrolifera

Chiedere ad Eni di cedere il proprio credito di imposta a favore degli investimenti che i privati, e segnatamente le imprese ed i cittadini lucani, hanno la possibilità di effettuare grazie agli sgravi previsti dall’Ecobonus e dal Sismabonus è la proposta che i consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella hanno illustrato nel corso di un webinar ieri pomeriggio.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Legacoop e Confcooperative Basilicata, Agci, Anci, Confimi, gli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geologi, l’Abi, AD Lucen spa, il Ceas Dolomiti Lucane, oltre al commissario del Pd regionale, Dario Stefano.

“Occorre un grande piano per la Basilicata – hanno spiegato Pittella e Cifarelli – ed in questo senso occorre sfruttare al massimo l’opportunità data dall’Ecobonus e dal Sismabonus che, prevedendo la detraibilità fiscale nella sua totalità, è un ottimo strumento per incentivare gli investimenti. É una misura anticiclica che permetterebbe da un lato un rilancio del settore edilizio e dall’altro il recupero del patrimonio immobiliare dei nostri centri. Ecco perché riteniamo che Eni debba essere stimolata dal governo regionale a fare la sua parte, valutando la cessione del credito poi riconosciuto dallo Stato per favorire gli investimenti”.

Occorre – hanno continuato – dare fiducia ai cittadini e la garanzia della stabilità delle proprie risorse economiche, che in questo modo non verrebbero intaccate. Ci sembra un argomento importante di cui discutere e che sottoporremo con una formale lettera al presidente Bardi.
Non possiamo non agganciare le opportunità per rimettere in moto l’economia regionale a costo zero e con un beneficio diretto per i cittadini e le imprese lucane”.

Per questo – hanno concluso – saremo da stimolo all’inerzia e alla scarsa tensione istituzionale di questo governo regionale perché ci si attivi immediatamente sul tema e, lo ripetiamo ancora, più complessivamente sulla riapertura della trattativa, inaccettabilmente mai avvenuta, con Eni che dallo scorso ottobre estrae senza versare le dovute compensazioni ambientali. Ci aspettiamo su questo un’apertura ed uno immediato slancio proattivo da parte del Presidente Bardi”.