“Economia italiana ancora in stagnazione”

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Economia italiana ancora in stagnazione. E’ quanto emerge dalla nota mensile diffusa dall’Istat, secondo la quale ad agosto, l’indice del clima di fiducia ha evidenziato un deterioramento sia per i consumatori sia per le imprese. Il recente peggioramento e l’elevata instabilità del quadro congiunturale si sono riflessi sull’andamento dell’indicatore anticipatore che ha segnato un’ampia flessione suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli di attività economica.

Le turbolenze geopolitiche dovute in buona parte all’evoluzione incerta degli accordi commerciali internazionali e all’aumento dei rischi di “hard Brexit”, scrive l’Istututo di Statistica, hanno penalizzato ulteriormente la congiuntura economica mondiale. L’economia italiana, sottolinea l’Istat, rimane caratterizzata dal proseguimento di una fase di stagnazione: nel secondo trimestre il prodotto interno lordo, in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, si è mantenuto sugli stessi livelli dei tre mesi precedenti.

La debolezza dei ritmi produttivi si è riflessa anche sul mercato del lavoro, determinando l’interruzione della crescita delle unità di lavoro e delle ore lavorate che aveva caratterizzato i mesi precedenti. L’inflazione al consumo ha mostrato una lieve ripresa, rimanendo comunque su livelli contenuti. Il divario inflazionistico a favore dell’Italia rispetto ai paesi dell’euro si è ristretto leggermente.

VENDITE DETTAGLIO. A luglio 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione congiunturale dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume. Sono in flessione sia le vendite dei beni alimentari (-0,1% in valore e -0,5% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,7% in valore e in volume).
Nel trimestre maggio-luglio 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,5% sia in valore sia in volume. Sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+0,7% in valore e +0,5% in volume) sia quelle dei prodotti non alimentari (+0,3% in valore e +0,4% in volume).

Su base annua, le vendite al dettaglio registrano un aumento del 2,6% in valore e del 2,8% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+3,2% in valore e +2,4% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+2,1% in valore e +3,1% in volume).

Per quanto riguarda le vendite dei beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+6,4%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+6,1%), prosegue l’Istat.

Rispetto a luglio 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta del 3,3% per la grande distribuzione, e dello 0,9% per le imprese operanti su piccole superfici. In forte crescita il commercio elettronico (+23,2%), conclude la nota.