EDUCARE AI FONDI EUROPEI, LA NUOVA FRONTIERA DELL’EDUCAZIONE FINANZIARIA

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EDUCARE AI FONDI EUROPEI, LA NUOVA FRONTIERA DELL’EDUCAZIONE FINANZIARIA: CONFEDES ATTUA LA LEZIONE DEL BANCHIERE BEPPE GHISOLFI A VANTAGGIO DI COMUNI E PICCOLE E MEDIE AZIENDE

IL PRESIDENTE IVANO TONOLI INVITATO A FOSSANO A PORTARE IL SALUTO DELLA CONFEDERAZIONE ALLA PRIMA NAZIONALE DEL NUOVO MANUALE DEL BANCHIERE SCRITTORE SULLE FONDAZIONI BANCARIE

“SIA IN PIEMONTE E IN ITALIA CHE IN EUROPA, MOLTE MUNICIPALITÀ E PMI STANNO AFFIDANDOCI L’INCARICO DI ESPLORARE I FINANZIAMENTI OTTENIBILI. GIÀ PARECCHI MILIARDI DI EURO SONO STATI ASSEGNATI ED EROGATI CON IL LAVORO DEL GRUPPO DI ESPERTI CHE ABBIAMO ESPRESSO”

Educare ai fondi europei: è questa la nuova frontiera dell’Educazione Finanziaria nella strategia con la quale Confedes intende attuare la lezione del Banchiere Scrittore Beppe Ghisolfi a totale beneficio delle Amministrazioni comunali e delle piccole e medie aziende e della loro capacità di ottenere il 100 per cento dei finanziamenti messi a disposizione dalle Istituzioni di Bruxelles e dagli altri decisori economici e bancari internazionali.
Il Presidente della Confederazione datoriale e sindacale Ivano Tonoli, è stato invitato a portare un messaggio di saluto alla vasta platea istituzionale, sociale e imprenditoriale intervenuta in Municipio a Fossano, ospite del Sindaco Dario Tallone, alla prima Conferenza nazionale di presentazione del nuovo Manuale del Professor Ghisolfi dedicato alle Fondazioni di origine bancaria nel trentennale della loro istituzione avvenuta per scorporo dalle Casse di risparmio su disposizione della legge Amato del 1990.
“L’educazione finanziaria, da intendersi come il mezzo privilegiato di insegnamento e apprendimento dei termini e degli esempi fondamentali nell’economia reale e nella finanza, assume una dimensione determinante al fine della piena conoscenza e consapevolezza delle straordinarie opportunità rese disponibili dall’Unione Europea sotto il profilo dei fondi diretti, indiretti e strutturali. La nostra sfida – ha dichiarato Tonoli – è consentire al più alto numero possibile di Municipalità e di realtà aziendali, appartenenti alle classi dimensionali micro e PMI, singole o riunite in filiere o distretti produttivi, di essere ammesse a fonti di finanziamento oramai non più immaginabili da parte della politica economica nazionale”.
Opportunità straordinarie alle quali corrisponde un gruppo di lavoro altrettanto straordinario: “Come Confedes – ha infatti proseguito Tonoli – siamo riusciti a esprimere un gruppo di lavoro formato dai massimi esperti e dai maggiori specialisti nel campo della progettazione e della gestione di attività, iniziative e investimenti destinati a utilizzare in pieno le risorse presenti nei vari capitoli europei, sia quelli ricompresi nella nuova programmazione dal 2021 al 2027, sia ancora una significativa quota parte del cosiddetto piano Junker (dal nome dell’ex Presidente della Commissione UE) 2014-2020 in vigore ancora per qualche mese”.
Il Presidente di Confedes, annunciando che nel corso del mese di aprile sarà inaugurato, con una cerimonia e conferenza presso l’Europarlamento, la sede della Confederazione di Bruxelles, ha ricordato che “elemento chiave per accedere sicuramente alle risorse stanziate dai vari bandi e progetti è la perfetta conoscenza dei meccanismi procedurali abbinata alle altrettanto ottime relazioni collaborative con i vertici del settore bancario e creditizio sia nazionale che estero. Su questa duplice base, già parecchi miliardi di euro sono stati assegnati ed erogati grazie al lavoro del gruppo di esperti che abbiamo espresso come Confedes, a beneficio in particolare di Paesi come Ungheria, Croazia e la stessa Italia, agevolando il rilancio di complessive aree di crisi industriale, la modernizzazione degli apparati statali e l’inserimento delle piccole e medie aziende italiane in mercati produttivi e commerciali emergenti. Ancora più di recente, inoltre, sempre grazie ai nostri dirigenti collaboratori abbiamo potuto sbloccare per alcune decine di milioni di euro il primo fondo strutturale in assoluto a favore dell’Albania. Parliamo di opportunità di fondamentale, se non vitale importanza, per le aziende Italiane, le quali possono tornare a crescere e investire nei propri territori di origine così come proiettarsi in sicurezza a mercati internazionali ed europei non colpiti dalle stesse turbolenze che stanno purtroppo affliggendo i mercati globali in genere”.
Tutto ciò diventa possibile grazie alla collaborazione con il settore bancario, “perché, all’interno della programmazione europea per il prossimo periodo settennale, gli istituti di credito svolgeranno un ruolo di tesoreria dei fondi e di affiancamento in partnership nei confronti di Stati, Enti territoriali e sistemi di imprese. Attaccare le banche, come ha giustamente e con sagacia evidenziato il Professor Beppe Ghisolfi, nel proprio ruolo di scrittore da Manuale e di alto esponente del Gruppo europeo e mondiale delle Casse di risparmio, equivale ad attaccare lo stesso risparmio bancario e postale delle famiglie e delle aziende, due soggetti che spesso coincidono in una realtà imprenditoriale diffusa e capillare come è quella dell’Italia. La questione è esattamente quella opposta, vale a dire consentire a sempre più persone, aziende e amministrazioni locali, di acquisire gli elementi cognitivi e di consapevolezza terminologica dei fattori di rischio, di opportunità e di possibilità connaturati a scelte di programmazione, diversificazione e destinazione degli investimenti, di utilizzo dei risparmi e di accesso alle fonti di finanziamento”, ha concluso Tonoli definendo il Professor Ghisolfi “un’eccellenza nel campo della divulgazione finanziaria che sta qualificando la Storia dell’intero settore educativo” e ringraziando i numerosi Sindaci, Enti locali e Imprenditori “che fin da ora ci onorano della propria fiducia affidandoci l’incarico di esplorare le modalità di candidatura e le procedure di progettazione, ottenimento, gestione e rendicontazione dei fondi”.