#EGITTO E CASO #REGENI: QUALCUNO FINALMENTE A ROMA SI ACCORGE DEL DOSSIER…?

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Come sapete, a più riprese sono intervenuto pubblicamente sul caso della tragica morte riservata al nostro connazionale #GiulioRegeni, e sul vergognoso atteggiamento delle autorità Egiziane, tutt’altro che collaborative nella ricerca dei responsabili. Nel merito di quanto accaduto a Giulio, *ignobilmente e vigliaccamente torturato con lame e bastoni*, per giorni, da quattro membri delle *forze di sicurezza Egiziane*, recentemente indagati per il reato di *sequestro di persona pluriaggravato, concorso in lesioni personali e omicidio* dai PM della Procura di Roma, non voglio aggiungere nulla: tutti i membri di questa community conoscono già nel dettaglio i macabri accadimenti, a più riprese riportati dai mass-media.
Sulla *deprecabile inerzia* delle nostre Istituzioni, che negli ultimi anni si sono *sperticate in chiacchere*….e basta, egualmente preferisco non aggiungere commenti, per carità di Patria: fanno fede le lucide dichiarazioni di papà Claudio e mamma Paola, coraggiosi genitori di Giulio, instancabilmente impegnati nella ricerca della verità…
Quasi una settimana fa sono nuovamente intervenuto in televisione, al TG 5, affermando con estrema chiarezza quanto segue: “C’è stata una discontinuità nell’azione di governo. Io non capisco onestamente perché non si riesca a promuovere un’azione vigorosa, precisa e mirata a tutti i livelli e in tutte le istanze possibili. Primo, portare il caso dinnanzi al Consiglio europeo. È un caso di importanza fondamentale, quello di un cittadino italiano che è stato arbitrariamente arrestato e torturato in modo mostruoso, è stata una violazione gravissima dei diritti umani. L’Unione Europea da pochi giorni ha adottato una nuova normativa, il cosiddetto ‘Magnitsky Act’ per le sanzioni verso le persone responsabili di questi orrori. Perché il governo italiano non si muove a Bruxelles in questa direzione con un’azione molto ferma di questi diritti e di tutti noi…? Difendere gli interessi degli italiani nel mondo è fondamentale per la credibilità del nostro Paese e di ogni altro Paese. *Nessun italiano deve essere lasciato indietro in circostanze così orribili e così difficili…*” (fa fede la registrazione dell’intervista che potete facilmente trovare online). Poi sono tornato a parlare in questi esatti termini del dossier Regeni ancora successivamente, in un’altra intervista, *per l’ennesima volta*, ribadendo i concetti sopra esposti.
FINALMENTE IERI (17 dicembre 2020…) il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio
*a quasi 5 ANNI dall’omicidio di Giulio* ha convocato una riunione a Palazzo Chigi con il PdC Giuseppe Conte
, il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese e quello della Difesa Lorenzo Guerini, dicendosi “sconcertato dall’agghiacciante quadro dipinto dalla Procura di Roma“” (neanche gli atti di inchiesta fossero una novità…) e valutando, bontà sua, l’opportunità di “coinvolgere fermamente le istituzioni UE nella gestione e auspicabile soluzione del caso di Giulio Regeni”.
Come ricorda l’adagio popolare, meglio tardi che mai: l’iniziativa di Luigi Di Maio
è certamente – ancorchè inspiegabilmente tardiva – davvero apprezzabile: bravo Ministro. Speriamo che – ora che si è palesata la volontà politica – finalmente ai proclami seguano anche le azioni concrete, anche grazie all’abilità dei validi colleghi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

L’inerzia dimostrata dalle istituzioni di governo italiane nella difesa dell’interesse nazionale, che passa anche attraverso la tutela dell’incolumità dei nostri connazionali all’estero, e soprattuto, nel caso specifico, *della dignità postuma di un ragazzo la cui vita è stata spezzata da criminali al soldo di uno stato estero* che presenta ampi spazi di miglioramento sul fronte dei diritti umani, è a mio avviso INACCETTABILE. Voi cosa ne pensate? DITE LA VOSTRA!