Il Venezuela ha diffuso un comunicato in cui manifesta “preoccupazione” per la dichiarazione adottata ieri durante un vertice ministeriale virtuale dal Gruppo internazionale di contatto (Gic) dell’Unione europea (Ue), considerata una “ingerenza” negli affari interni venezuelani. Nella presa di posizione, il ministero degli Esteri sostiene che il Gic “ricade nel suo permanente comportamento di ingerenza, origine e causa della sua poca o nulla utilità rispetto agli obiettivi enunciati al momento della sua creazione”. Nella dichiarazione in otto punti di ieri, il Gic ha sostenuto che i suoi membri “accolgono con favore la richiesta alla comunità internazionale di osservare le elezioni, come garanzia fondamentale di trasparenza, libertà ed equità di qualsiasi futuro processo elettorale”. Il Gic – si dice poi – osserva che il calendario elettorale non consente il dispiegamento di una missione di osservazione, né lascia abbastanza tempo e spazio politico per i partiti per negoziare le condizioni per elezioni credibili, libere e giuste”. Inoltre il Gic chiede “condizioni minime garantite di credibilità, trasparenza e inclusività nel processo elettorale e la capacità di osservare le elezioni senza interferenze, compreso qualsiasi accesso, senza ostacoli. Le esigenze effettive per una missione di osservazione elettorale devono essere poste in atto in modo credibile e tempestivo prima del suo spiegamento”. Ma per il governo venezuelano la Dichiarazione “è una raccolta di insolite intromissioni, dissociate dalla realtà venezuelana”, per imporre un’agenda contraria allo spirito democratico del popolo venezuelano”. Questo, si conclude, “alimentando tensioni politiche in Venezuela e esacerbando le posizioni estremiste più sfrenate, in linea diretta con la politica di costante aggressione del governo Usa”
