EMERGENZA NEVE IN MONTAGNA

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OLTRE 4 MILIONI DI EURO LA PRIMA STIMA DEI DANNI PER I COMUNI: COSA FARE ADESSO?
📌 Nel corso della seduta odierna del Consiglio Regionale, è stata fatta apposita comunicazione da parte della Giunta per quanto concerne l’emergenza neve che ha colpito la nostra Montagna.
Da una prima stima dei danni, che riguarda esclusivamente l’organizzazione e l’effettuazione degli interventi di soccorso ed assistenza ed il ripristino delle criticità emerse, l’importo è di 4.190.000 euro. Da qui è seguito un ampio dibattito, al quale ho partecipato fattivamente in aula, mettendo in evidenza alcuni punti essenziali.
🟠 Siamo di fronte ad un passo fondamentale quantificando una prima stima dei danni che fa seguito alla proclamazione dello stato di emergenza regionale che era stato richiesto già nei giorni di massima criticità per la montagna. Fa altrettanto piacere mettere in evidenza quanto sia stato fondamentale, e decisivo, l’apporto sul territorio delle associazioni di volontariato di Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e della Colonna Mobile Regionale che si sono prodigati per giorni in modo da restituire, quanto prima, le condizioni di sicurezza per gli spostamenti sulla montagna.
🔴 Adesso è necessario procedere con la delibera che certifichi quali siano i comuni che ricadono nell’ambito dell’emergenza in modo da accelerare l’iter per aprire le procedure di ristoro per le somme urgenze sostenute dalle amministrazioni locali oltre che per l’attivazione di microcredito e finanziamenti per le attività economiche che hanno subito dei danni. In un periodo storico particolarmente complesso è fondamentale fornire risposte concrete quanto prima agli imprenditori così come è altrettanto decisivo garantire la sicurezza di tutti quanti i cittadini.
🟢 Infatti, gli eventi di inizio mese hanno fatto riemergere il fenomeno, purtroppo noto, della caduta di tantissimi alberi che hanno comportato l’interruzione dell’energia elettrica, che ha coinvolto migliaia di persone, e problemi anche per quanto concerne la telefonia: per questo ritengo sia opportuno la costituzione di un tavolo fra Regione, Anci, Upi e le aziende interessate per trovare soluzioni migliori affinché si possa ovviare a tali incidenti ed è necessario invitare anche la Soprintendenza, visto che molte aree in queste zone sono sottoposte a vincolo.

Federica Fratoni