Emissioni odorigene a Maglie e Muro Leccese

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Casili (M5S): “I dati dell’Arpa confermano le paure dei cittadini. La Regione intervenga”

“Alle paure della popolazione adesso si è aggiunta la certezza dei dati. Le centraline private distribuite sul territorio continuano a far registrare dati preoccupati con riferimento al superamento del valore limite di alcuni inquinanti nella zona di Maglie e Muro Leccese e gli stessi valori pubblicati da Arpa lo confermano. Questa situazione non può essere più tollerata: è ora che Regione Puglia e Arpa diano risposte concrete sui rischi sanitari che corrono i cittadini di quel comprensorio”. È quanto afferma il consigliere regionale del M5S Cristian Casili, in merito alle continue segnalazioni di miasmi che stanno interessando i comuni di Maglie e Muro Leccese.

“È molto grave – dichiara Casili – che non siano ancora stati attivati controlli e monitoraggi mirati, da parte degli enti competenti, al fine di individuare la fonte delle emissioni e prescrivere ai responsabili le dovute azioni di risanamento. Lo scorso febbraio ho presentato una interrogazione regionale per sollecitare la Regione e l’Arpa a predisporre attività di monitoraggio negli impianti che potrebbero essere causa delle emissioni odorigene, ma attendo ancora una risposta e nel frattempo i Comuni sono lasciati soli nella conduzione delle attività di monitoraggio””.

I comuni di Maglie e Muro Leccese da tempo sono interessati da sforamenti preoccupanti dei valori delle polveri sottili. I dati pubblicati da ARPA hanno registrato dal 9 gennaio ad oggi superamenti dei valori di particolato (PM2,5) anche di molto superiori rispetto al limite consentito. Altri sforamenti dello stesso inquinante erano stati registrati in alcuni giorni di dicembre. Sulla questione il consigliere Casili aveva inviato a dicembre scorso, una richiesta di accesso agli atti per avere chiarimenti sui dati e conoscere le attività di monitoraggio in corso, a cui non è ancora pervenuta risposta.

“Il perdurare di questa situazione è fonte di apprensione per la popolazione, soprattutto a causa dell’assenza di dati circa l’eventuale tossicità delle emissioni e la loro origine. I cittadini sono esasperati – incalza il consigliere pentastellato – e, in questi giorni particolarmente critici, sono stati costretti ad improvvisare delle ronde notturne per risalire da soli alla fonte delle emissioni odorigene. È assurdo che, nonostante siano stati accertati gli sforamenti da parte di ARPA, non si abbiano ancora risposte da parte degli enti regionali competenti. Ricordo che i territori di Maglie e Muro Leccese sono interessati dalla presenza di attività potenzialmente in grado di incidere sulla qualità dell’aria. A fronte dell’inerzia della Regione, mi chiedo – conclude Casili – quali grandi risultati abbia prodotto la nuova legge regionale sulle emissioni odorigene visto che dopo più di un anno dalle segnalazioni dei cittadini ancora nulla è stato fatto. Sarebbe stato quantomeno auspicabile almeno lo stesso interessamento che l’Assessore Stea e il Presidente Emiliano hanno riservato, anche se con molto ritardo, alle segnalazioni di emissioni odorigene a Monopoli, dove hanno reso noto di aver attivato un tavolo tecnico permanente e hanno annunciato che si procederà, d’intesa con Arpa Puglia, Comune e Sezione di Vigilanza Ambientale regionale ad una campagna di monitoraggio. Siamo contenti dell’interessamento della Regione, almeno a parole, sulla situazione di Monopoli che anche noi seguiamo da anni anche attraverso interrogazioni, istanze di accesso agli atti e richieste di audizione alle quali non abbiamo mai avuto riscontro, non capiamo però il silenzio assordante della Regione sulle emissioni odorigene che stanno interessando il territorio di Maglie. A questo punto spero di avere al più presto delle risposte”.