Enologia: i vini bergamaschi entrano di diritto nell’élite nazionale

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La rovincia di Bergamo continua a crescere a livello di reputazione e qualità in materia di vino: lo conferma l’associazione italiana sommelier che ha riconosciuto ai vini del territorio ben tre “4 Viti Ais 2021”, ovvero il massimo riconoscimento a livello nazionale in materia.

A questi si aggiungono le otto “Rose d’Oro” assegnate dalla guida Viniplus, riconoscimento che certifica non solo le caratteristiche organolettiche del prodotto, ma anche la coerenza produttiva della specifica azienda, in materia di valorizzazione del vitigno, della tipologia di zona e di vino. Ma non finisce qui, perché a certificare l’eccellenza non solamente a livello regionale ma anche nazionale, dei vini lombardi, ci sono anche le 14 “Rose Camune” assegnate ai vini che evidenziano eccellenti qualità organolettiche mostrando allo stesso tempo grande coerenza con la cultura enologica del territorio di appartenenza.

Andando nello specifico dei prodotti, questi i vincitori del “triplete”, ovvero quei vini che hanno ricevuto tutti e tre i riconoscimenti citati: Goccio di Sole della Caminella, Moscato di Scanzo Serafino 2016 de Il Cipresso e Valcalepio rosso Bemù riserva 2015 della Tosca.

Premiati sia con Rosa d’Oro che con 4 Rose Camune: il Bergamasca Merlot Camerlengo 2014 dell’azienda De Toma, Giallo 2017 di Biava, Passito Fiordi Silvia dell’azienda La Rondola, RuhkNove Lune e Moscato di Scanzo 2011 della Fejoia.

Infine, i vincitori delle “sole” 4 Rose Camune: il Moscato di Scanzo 2017 di Biava, Moscato di Scanzo 2016 di Locatelli Caffi, “Moscato di Scanzo 2012 di Tallarini, Sass de Luna di Frontemura e Theia dell’azienda Nove Lune.