Erdogan avverte Usa e Ue: la Turchia non si piegherà alle sanzioni

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La scorsa settimana il Congresso statunitense aveva approvato nuove sanzioni contro la Turchia per l’acquisto delle unità missilistiche russe di contraerea S-400, mentre la Ue aveva concordato un piano per arrivare ad introdurre misure afflittive contro Ankara per le trivellazioni nel Mediterraneo in zone rivendicate da Grecia e Cipro.

La Turchia è “rattristata” dall’intensificarsi della retorica sulle sanzioni da parte di Stati Uniti ed Europa, ma la pressione non impedirà ad Ankara di perseguire le politiche al servizio dei suoi interessi, ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

“È triste che la retorica delle sanzioni contro il nostro Paese si sia intensificata di recente negli Stati Uniti e in Europa. Queste misure contro la Turchia non fermeranno i nostri tentativi di difendere i nostri diritti”, ha detto Erdogan, parlando ai giornalisti ad Ankara dopo una riunione del governo.

“Non ci aspettiamo sanzioni, ma che la Ue mantenga le sue promesse sull’ingresso pieno del Paese, in stallo da diversi anni. Dagli Stati Uniti non ci aspettiamo sanzioni, ma sostegno nella nostra lotta contro le organizzazioni terroristiche nella regione”, ha aggiunto.
Sanzioni occidentali contro la Turchia

In una dichiarazione il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha sostenuto che le nuove sanzioni statunitensi relative al disegno di legge CATSA approvato dal Congresso avevano come obiettivo la Turchia “per essersi consapevolmente impegnata in un affare significativo con Rosoboronexport, la principale organizzazione russa per l’esportazione di armi, per procurarsi i sistemi missilistici terra-aria S-400.”

A sua volta l’Unione Europea ha aperto la porta a nuove sanzioni contro la Turchia nel vertice di venerdì scorso, sebbene il Consiglio Europeo si sia fermato prima di implementare nuove misure afflittive come l’embargo sulle armi o sanzioni mirate contro vari settori economici, deliberando invece sanzioni su contro un numero imprecisato di funzionari e organizzazioni turche coinvolte nelle attività di trivellazione nel Mediterraneo orientale alla ricerca di idrocarburi. In una dichiarazione il blocco europeo ha accusato Ankara di impegnarsi “in azioni e provocazioni unilaterali” e di intensificare “la sua retorica contro l’UE, i Paesi membri della Ue ed i leader europei”.

Secondo quanto riferito, Bruxelles ha in programma di consultarsi con gli Stati Uniti, inclusa la nuova amministrazione Biden, prima di intraprendere ulteriori azioni.