“ERRORE SCANDALOSO, SI ESTENDA A TUTTI I NATI NEL 2020”

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Economia - soldi - Euro - Monete - Congiuntura - Situazione Nella foto: Trento 02 marzo 09 AgF Bernardinatti Foto

ASSEGNO PRENATALE VENETO, MORETTO E CANCIAN (IV): “ERRORE SCANDALOSO, SI ESTENDA A TUTTI I NATI NEL 2020”

“Assurdi i parametri fissati dalla Regione Veneto per accedere all’Assegno prenatale. Chi è nato nei primi mesi del 2020 non può avere meno opportunità degli altri”. Con queste parole la deputata di Italia Viva Sara Moretto e Martina Cancian, assessora a San Biagio di Callalta (Tv) e coordinatrice provinciale di Treviso, esprimono la loro vicinanza alle mamme venete che chiedono di estendere l’Assegno prenatale, istituito con la finalità di sostenere la natalità e i nuclei familiari nel fronteggiare i costi legati alla gravidanza e le spese fondamentali nei primi mesi di vita del bambino, anche a chi è nato dal 1 gennaio al 18 agosto 2020.
“Fanno bene le mamme a denunciare questa stortura e pretendere la parità di diritti – commentano Moretto e Cancian -. Non può essere tollerato che solo i bambini nati dopo il 19 agosto di quest’anno abbiano accesso all’assegno. Quale può essere la ragione che sta dietro a questo grossolano errore? Le mamme giustamente pretendono di essere ascoltate e le istituzioni regionali non devono alzare un muro”.
“Sollecito il presidente Zaia e l’assessora Lanzarin a porre rimedio al più presto – incalzano Moretto e Cancian –. Tutto il 2020 è stato un anno difficilissimo per molte famiglie e non garantire parità di condizioni nell’accesso a un sostegno economico è intollerabile. Proprio perché stiamo parlando di bambini l’attenzione deve essere massima, invece dobbiamo registrare uno scivolone che denota la scarsa sensibilità al tema da parte di Zaia e della sua squadra”.
“A livello nazionale Italia Viva con la ministra della Famiglia Elena Bonetti ha invece lavorato per un assegno universale alle famiglie, proprio nella consapevolezza che non ci devono essere differenze. Lo ritenevamo un approccio dovuto ma scontato, invece la Regione Veneto ha purtroppo dimostrato il contrario”””.