Esiste un’emergenza-Sanità, soprattutto a Catania e in Sicilia

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Vittime, soprattutto, i #pensionati. Per questo, il diritto a curarsi rappresenta qui e ora per le segreterie territoriali di Spi Cgil-Fnp Cisl-UilP Uil di Catania, una priorità, la priorità, tra le rivendicazioni alla base della grande mobilitazione dei pensionati italiani, che culminerà nella manifestazione del primo giugno a Roma”. I segretari catanesi di Spi, Fnp e UilP Carmelo De Caudo, Marco Lombardo, Maria Pina Castiglione e Nino Lombardo, oggi in assemblea unitaria nel capoluogo etneo, hanno sottolineato così una delle “questioni di civiltà che, ben oltre la protesta, emergono con forza in queste settimane dalle riunioni svolte nel territorio, da Caltagirone ad Acireale e Adrano, nell’ambito dell’iniziativa lanciata in tutta Italia dalle organizzazioni sindacali delle pensionate e dei pensionati”.
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil si battono con la mobilitazione nazionale per il diritto a curarsi ma anche per la tutela delle pensioni e il taglio delle tasse, una legge sulla non autosufficienza e misure a sostegno di un invecchiamento attivo. Da Catania, i sindacati “chiamano in causa” non solo il Governo nazionale. Un appello-denuncia è stato infatti lanciato da Carmelo De Caudo, Marco Lombardo, Maria Pina Castiglione e Nino Lombardo anche all’indirizzo della Regione: “Nella Sanità ascoltiamo troppi annunci e notiamo pochissimi passi in avanti verso la soluzione di problemi vissuti drammaticamente ogni giorno dai cittadini catanesi e siciliani. A pagare inerzie e indifferenza sono in primo luogo i più deboli e gli anziani che hanno tutte le ragioni, invece, per esigere dalle istituzioni politiche maggiore attenzione. Ribadiamo, quindi, le richieste già rese note da Spi-Fnp-Uilp Sicilia per azioni concrete del governo Musumeci a partire dalla costituzione di un tavolo sulla salute che punti a eliminare super ticket e liste d’attesa, ma anche a dare ai siciliani una buona medicina territoriale”.