Estorsione e violenza privata: deferiti due minorenni dalla Polizia di Stato

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Inizio ottobre, Mac Donald: due minori inciampano sul piede di un coetaneo seduto a consumare il panino e lo aggrediscono verbalmente. L’amico interviene e li allontana, dicendo che non ha paura di loro e del loro modo di fare.
Tutto sembra terminare al momento, ma dopo alcune settimane si ripete una scena analoga. Il ragazzo sul quale erano inciampati è seduto con altri amici; i due si avvicinano e gli intimano di seguirli in bagno, dove, dopo una breve discussione, uno di essi, minacciando di possedere un coltello in tasca, lo costringe a fornire il nome dell’amico con il quale, qualche settimana prima, avevano avuto la discussione.
I due mantengono un atteggiamento violento e perentorio, colpendo più volte la porta del bagno con dei pugni; ottenute le informazioni richieste, non paghi e ormai sicuri della posizione predominante assunta nei confronti della vittima, lo costringono a “prestargli” l’orologio; lo studente, pur di far terminare il prima possibile quella situazione di disagio, si sfila l’oggetto dal polso e lo consegna loro.
Per rimarcare ulteriormente la loro posizione i due si offrono di dare protezione al ragazzo, in caso di eventuali litigi futuri.
Superato lo shock iniziale, la giovane vittima, tornata a casa, racconta i fatti e si reca in Questura per sporgere denuncia.
Immediati i riscontri da parte degli uomini della Squadra Mobile della Questura i quali, grazie alla visione di telecamere e alla escussione di alcuni testi, individuano la coppia di bulli denunciandoli alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale per i minorenni di Trieste che assume la direzione delle indagini e dispone gli accertamenti del caso.
Nel corso della mattina del 5 novembre, la Squadra Mobile giuliana e la Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura dei minorenni di Trieste effettuano la perquisizione personale e locale a carico dei due indagati, rinvenendo gli abiti indossati il giorno dei fatti e l’orologio sottratto il pomeriggio del 28 ottobre al giovane studente.
I due sono stati denunciati per i reati di estorsione e violenza privata; l’orologio è stato restituito al legittimo proprietario.