Estrema destra al governo è sciagura per democrazia e ambiente

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Lo stanziamento deciso dal G7 (20 milioni di euro) per far fronte all’emergenza fuochi in Amazzonia è “simpatico”, ma non è detto che non seguirà la sorte di altri fondi Verdi mai partiti. A cambiare devono essere il modello economico e i rapporti di forza politici, economici, finanziari e culturali.
Ridurre effetti cambiamenti climatici

È un grande rischio accontentarsi di mezze misure e grandi indignazioni: finora non hanno sortito effetti davvero in grado di invertire la tendenza di un eccessivo sfruttamento delle risorse e della ripresa dell’aumento delle emissioni. Ricordando anche i meno “mediatici” incendi che bruciano l’Africa, ce ne sono anche di più in termini di intensità e territori coinvolti. Il filo nero che unisce i devastanti incendi in Amazzonia con la persistente incapacità a mettere in campo politiche radicali in grado di ridurre velocemente le emissioni e di attutire gli effetti ormai evidenti dei cambiamenti climatici.
Estrema destra sciagura per ambiente

Appuntamenti importanti per una revisione dei modelli economici di riferimento sono il vertice Onu sul clima del 23 settembre a New York e la grande manifestazione internazionale del movimento del “climate strike“ in programma pochi giorni prima, il 20 settembre. L’Italia è per ora ai margini di questi grandi movimenti, mentre potrebbe giocare un ruolo importante. Proprio in questo momento di crisi politica, le forze in campo dovrebbero impegnarsi per una seria svolta ambientalista.

Le forme autoritarie e violente di governo di Bolsonaro sono tutte contrarie alle misure per affrontare la crisi climatica o per favorire la biodiversità e le forme sostenibili di agricoltura e allevamento. L’estrema destra al governo è sciagura per diritti e democrazia ma anche per l’ambiente: non vedere questo legame è un rischio per tutti.
Monica Frassoni, co-presidente degli European Greens