Eternit Free: meno amianto, più energia pulita

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DI ANNALISA CORRADO*

A pochi giorni dalla pubblicazione del tanto atteso decreto FER1, che avvia una nuova stagione di incentivi per alcune tecnologie alimentate a fonti rinnovabili (tra cui fotovoltaico, eolico e idroelettrico), AzzeroCO2 ed Ecomill annunciano il varo di un ambizioso progetto di partnership: la ESCo di Legambiente e Kyoto Club e la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding per energia, ambiente e territorio uniscono le forze per il finanziamento innovativo e condiviso di impianti fotovoltaici su coperture.

Dal lancio della campagna ‘Eternit Free’ con Legambiente nel 2009, dopo la realizzazione di quasi 12 MW di fotovoltaico e la bonifica di oltre 100.000 mq di coperture, l’impegno di AzzeroCO2 per l’utilizzo di ogni strategia possibile per moltiplicare le esperienze di chi produce energia pulita, laddove c’era una copertura in fibrocemento amianto, non si è mai arrestato. Oggi, finalmente, grazie alla reintroduzione di strumenti appositi per chi bonifica coperture e realizza un impianto FV (un contingente apposito di potenza, per totali 800 MW e un piccolo extra incentivo di 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta) sembra riaprirsi una opportunità di lavoro importante, da mettere a disposizione di più soggetti possibili.

Il più grande limite del decreto, in relazione a chi è chiamato a risolvere il problema dell’eternit, è legato alla necessità che i consumi di energia elettrica aziendali siano elevati, poiché la principale leva economica del progetto è costituita dalla vendita di energia tra investitore e azienda e molto spesso i tetti da bonificare sono di grandi dimensioni.

Non si tratta, quindi, di uno strumento potente come quello che, tra il 2010 e il 2012, permise lo smaltimento di 20.000.000 di mq di coperture in eternit, ma si tratta certamente di un’occasione che in molti farebbero bene a non farsi scappare. Perché da un lato c’è la possibilità di liberare il proprio territorio, la cittadinanza e chi vive ogni giorno la propria azienda da una ‘bomba a orologeria’, che in qualsiasi momento potrebbe rendersi responsabile della liberazione nell’aria delle fibre del pericolosissimo killer silenzioso, che ancora oggi, in Italia, miete più di 6.000 vittime ogni anno. Dall’altro si presenta l’occasione di far rientrare quello che, prima o poi, diventerebbe un costo secco molto gravoso in un progetto economicamente sostenibile, che trasforma un grave problema in una importante opportunità.

Proprio per poter diffondere quanto più possibile questa opportunità, il progetto si avvale, oltre che dei benefici del decreto FER1, anche di uno strumento che si va consolidando e diffondendo anche in Italia: quello dei contratti di PPA (Power Purchase Agreement), dove l’investimento per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico viene realizzato da un soggetto ‘terzo’, che vende poi l’energia prodotta all’azienda sottostante. Grazie a tale schema, l’azienda può beneficiare di uno sconto sulla bolletta e dell’accesso diretto a energia pulita, potendo dedicare le proprie linee di credito ad altre attività più strettamente collegate alla produzione.

I naturali ‘investitori’ nei contratti di PPA sono i tradizionali fondi di investimento o le grandi aziende, capaci di portare finanza terza nel meccanismo. La sfida del progetto congiunto tra AzzeroCO2, Ecomill e Legambiente è quindi duplice: utilizzare lo schema PPA anche nei più complicati progetti in cui sia prevista la bonifica dei tetti in fibrocemento amianto, e aprire anche ai piccoli/piccolissimi finanziatori la possibilità di investire, potendo così rendersi protagonisti e attori dell’eliminazione di un enorme problema ambientale dal proprio territorio e della produzione di energia pulita.

Il modello innovativo, messo a punto a partire dalle competenze ed esperienze specifiche di EcoMill e cucito attorno alla campagna ‘Eternit Free’, permetterà quindi di offrire in piattaforma investimenti interessanti sia dal punto di vista economico che dell’impatto ambientale, e rappresenterà un concreto passo a supporto della partecipazione di cittadini e territori alla transizione energetica.