EUTANASIA, MALAN (FI): NASCE IL MESTIERE DI FAR MORIRE LA GENTE

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La Corte Costituzionale, da giudice delle leggi, ha deciso di diventare giudice della vita e della morte. Comunque la si pensi sulla questione eutanasia, il fatto che la legge sia scritta fuori dal Parlamento, cui la Costituzione assegna la funzione legislativa, è una ferita alla democrazia. Vero, la Camera ha tentato di fare una legge, ma al Senato non è stato consentito neppure di tentare. Ma, soprattutto, una legge c’è, quella che punisce l’aiuto al suicidio, e se il Parlamento, espressione del popolo sovrano, non trova la maggioranza e il modo per cambiarla, significa che preferisce la norma esistente. Ora si dovrà legiferare, ma sotto dettatura: Camera e Senato diventeranno l’ufficio legislativo della Corte Costituzionale, con il compito di redigere materialmente un testo, il cui contenuto è già deciso. Insomma, in Parlamento si decidono di dettagli e purtroppo qualche parlamentare, poco conscio del proprio ruolo, gioisce. Nel merito, è evidente che si apre a una impostazione simile a quella di Belgio e Olanda, dove il criterio della insopportabilità della sofferenza, è stato esteso anche alla depressione, mentre nascerà il mestiere di far morire la gente, pagato dal contribuente.