Evasione, valorizzare chi opera nelle Agenzie fiscali

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Il governo vuole mettere in campo per contrastare l’evasione fiscale interventi antielusivi ‘mai visti prima’? Allora anche per le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie fiscali servono soluzioni contrattuali e normative ‘mai viste prima’”. Si svolge mercoledì 23 ottobre a Roma, alle ore 9.30 presso il ministero dell’Economia (in via XX Settembre 97), un presidio organizzato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori delle Agenzie fiscali.

I sindacati, alla luce delle norme previste in manovra, e chiamando in causa il titolare del ministero dell’Economia Roberto Gualtieri, spiegano che “le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie, con carichi di lavoro ai limiti della praticabilità a causa di gravissime carenze di organico, sia di funzionari sia di dirigenti, lottano ogni anno per limitare i continui tagli del salario accessorio. Tagli generati dalle norme sui tetti dei Fondi, in ragione di generali regole della spending review, che non solo riducono ogni anno il salario di produttività, ma che obbligano anche alla chiusura uffici territoriali, presidio di legalità sul territorio”.

I lavoratori, proseguono i sindacati, “subiscono attacchi offensivi e scorretti solo perché svolgono con impegno e professionalità la missione strategica per eccellenza per gli interessi del sistema Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico”. Per queste ragioni, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp, “se il governo vuole mettere in campo norme antielusive ‘mai viste prima’, anche i lavoratori che le dovranno applicare hanno bisogno di soluzioni contrattuali e normative ‘mai viste prima’”. Questioni che i sindacati hanno sottoposto al ministro Gualtieri, senza però “registrare alcun riscontro”.