Ex sindaca Lampedusa: “Cancellare la vergogna dei porti chiusi”

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“Il nuovo governo deve recuperare credibilità e autorevolezza in campo europeo, affinché si arrivi sul serio alla riforma del regolamento di Dublino e, intanto, ottenere operazioni comuni di monitoraggio e soccorso nel Mediterraneo che non possono prevedere accordi con i gruppi criminali che operano in Libia”. Lo ha detto all’Adnkronos Giusi Nicolini, ex sindaca di Lampedusa parlando della crisi di governo. “L’Europa è la patria dei diritti umani, cancellare la vergogna dei porti chiusi e dei respingimenti in mare verso la Libia deve essere considerato un discrimine tra la civiltà e la barbarie, prima ancora che tra destra e sinistra”, aggiunge Nicolini, diventata un simbolo per i diritti degli immigrati.

“Abrogare i decreti sicurezza deve essere solo il primo passo per un governo che voglia estirpare la paura e costruire un clima di fiducia negli altri, nelle istituzioni e nel futuro. Ma non basterà”, ha aggiunto l’ex sindaca. “Occorre che il Governo dichiari guerra alle mafie invece che alla solidarietà, e che le politiche migratorie vengano assunte trasversalmente dal nuovo Governo, non solo rafforzando ed estendendo il sistema Sprar e rendendo sempre più efficaci le misure per la lotta al caporalato, ma investendo sempre di più nelle periferie, nella scuola e nelle politiche sociali e in primo luogo in un piano per la casa che valorizzi il recupero dell’edilizia esistente”, ha concluso Nicolini.