“FABIO BIONDI E L’ARTE DEL VIOLINO”

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“FABIO BIONDI E L’ARTE DEL VIOLINO”
LEZIONE-CONCERTO DEDICATA A CARLO MAJER

Lunedì 13 maggio 2019, ore 21
Auditorium “Antonio Vivaldi”
Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, Piazza Carlo Alberto 3

TORINO – L’Associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai organizza “Fabio Biondi e l’arte del violino – La sonata per violino in Italia nel XVII secolo”, lezione-concerto del violinista Fabio Biondi dedicata a Carlo Majer, in programma lunedì 13 maggio alle ore 21 presso l’Auditorium “Antonio Vivaldi” per concessione della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in Piazza Carlo Alberto 3.

Il violinista, che eseguirà per l’occasione musiche di Francesco Maria Veracini, Francesco Geminiani, Arcangelo Corelli, Giuseppe Tartini, Pietro Antonio Locatelli e Antonio Vivaldi, sarà accompagnato da Paola Poncet al clavicembalo.

Con questa lezione-concerto, importante evento musicale che vede protagonista un violinista di grande fama internazionale, l’Associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai intende rendere omaggio alla figura dell’intellettuale milanese, già direttore artistico del Teatro Regio di Torino e del Teatro San Carlo di Napoli, recentemente scomparso.

Ingresso gratuito dalle ore 20:30 fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: informazioni@amiciosnrai.it

Fabio Biondi, nato a Palermo, inizia la sua carriera internazionale molto giovane, spinto da una precoce curiosità culturale e musicale che lo porta a collaborare quale primo violino con i più famosi ensembles specializzati nell’esecuzione di musica antica con strumenti e prassi esecutiva originali. Nel 1990 la svolta decisiva: fonda Europa Galante, che in pochissimi anni, grazie ad un’attività concertistica estesa in tutto il mondo e ad un incredibile successo discografico, diviene l’ensemble italiano specializzato in musica antica più famoso e più premiato in campo internazionale. Con Europa Galante, Fabio Biondi è invitato nei più importanti Festivals e nelle sale da concerto più famose del mondo, dalla Scala di Milano all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, dalla Suntory Hall di Tokio al Concertgebouw di Amsterdam, dalla Royal Albert Hall di Londra al Musikverein a Vienna, Lincoln Center di New York e la Sydney Opera House. In pochi anni vende quasi un milione di dischi, e Le quattro stagioni vivaldiane incise per Opus 111 diventano un vero caso internazionale. Europa Galante conquista i più importanti premi discografici internazionali.

Oggi, Fabio Biondi incarna il simbolo della perpetua ricerca dello stile, uno stile libero da condizionamenti dogmatici e interessato alla ricerca del linguaggio originale. Questa inclinazione lo porta a collaborare in veste di solista e direttore con orchestre quali: Santa Cecilia a Roma, Chicago Symphony Orchestra, Opera di Halle, Orchestra da Camera di Zurigo, Orchestra da Camera di Norvegia, Orchestra Mozarteum di Salisburgo, la Mahler Chamber Orchestra. Negli ultimi anni, il repertorio si è ampliato – Anna Bolena di Bellini, Lucrezia Borgia di Donizetti, Macbeth, Il Corsaro ed Ernani di Verdi – ponendo attenzione agli autori pre-romantici e romantici sempre nell’ottica di una riscoperta dei linguaggi originali.

Fabio Biondi è stato per 10 anni (2005-2015), direttore stabile per la musica antica della Stavanger Symphony Orchestra. Dal 2015 al 2018, è stato direttore musicale del Palau de las Artes Reina Sofia di Valencia. Nella stagione 2018-2019, Fabio Biondi dirigerà l’orchestra del Teatro Massimo, l’Orchestra dell’accademia Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Klangverwaltung, l’orchestra da Camera di Zurigo, e l’Orchestre de Chambre de Paris con chi ha stabilito un legame stabile come direttore invitato. In duo con pianoforte, cembalo, fortepiano e come solista, è presente nelle sale più prestigiose: Cité de la Musique a Parigi, Carnegie Hall a New York e Wigmore Hall a Londra.

Quest’anno Fabio Biondi è artista invitato al Auditorio Nacional di Madrid, presentando lì con Europa Galante un programma vivaldiano e un programma vocale con il tenore Ian Bostridge, un programma violino solo (Telemann Biber) e un programma sonatistico con pianoforte (Mozart, Haydn, Schubert). Per l’insieme dell’attività concertistica e l’esecuzione del Trionfo dell’onore al “Festival Scarlatti” di Palermo nell’aprile 2002 l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali ha assegnato il Premio Abbiati a Fabio Biondi ed Europa Galante. Di nuovo nel 2008 è stato assegnato a Fabio Biondi e Europa Galante, insieme alla Compagnia Colla, il premio speciale per “Filemone e Bauci” di Haydn (produzione della LXV Settimana Senese), per l’originalità e il pregio della riscoperta, restituendo il pieno splendore strumentale e vocale, di questo lavoro di Haydn. Dal 2011, è Accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2015, gli è stato conferito il titolo di “officier des arts et des lettres” dal ministero di Cultura francese. Nel 2018, gli è stato conferita la laurea honoris causa in musicologia dell’università di Palermo.

Paola Poncet si è diplomata in pianoforte e clavicembalo (G. Tabacco) al Conservatorio “G. Verdi” di Torino. A Den Haag (Olanda) ha approfondito lo studio della musica antica nella classe di Ton Koopman presso il Conservatorio Reale (Diploma da solista nel 1996). Nel 1996 ha vinto il Concorso di interpretazione clavicembalistica di Bologna. Dal 2003 è cembalista titolare dell’Orchestra barocca ‘Europa Galante’ con la quale ha suonato nelle più prestigiose sale di tutto il mondo, anche in qualità di solista con orchestra, e ha registrato numerosi cd per la casa discografica Virgin. Ha suonato in duo con Fabio Biondi alla Carnegie Hall di New York, al Théâtre de la Ville di Parigi, alla Recital Hall di Hong Kong. Insegna clavicembalo al Conservatorio di Piacenza.

L’Associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai raccoglie appassionati musicofili che oltre alla finalità di vicinanza alla grande orchestra italiana organizzano incontri, concerti e numerose attività culturali anche in rete con i teatri e i festival tra i più importanti in Europa.