FACCIAMO NOMI E COGNOMI DI CHI SABOTA L’ITALIA!

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Parole forti, coraggiose, che suonano come uno schiaffo vigoroso contro chi ha messo in giro menzogne, falsità e attacchi vergognosi contro l’Italia, il governo e il Movimento 5 Stelle.

Ieri, nel cuore della notte, siamo stati costretti a smentire le BUFALE lasciate circolare da Salvini e Meloni secondo cui “L’Italia ha attivato al MES” e altre follie simili. Come ha detto il nostro Presidente Conte, questa volta non è solo giusto, è doveroso fare NOMI E COGNOMI. Eh sì, perché siamo stanchi di lottare per smentire le bufale del duo della vergogna Meloni-Salvini, quando dovremmo essere tutti concentrati per il bene del Paese.
Lo abbiamo sempre detto, e lo ribadisco ancora adesso: L’ITALIA NON STA ATTIVANDO E NON VUOLE ATTIVARE IL MES.

Il nostro Presidente lo ha ribadito, e noi continuiamo a sostenerlo nella sua lotta coerente e coraggiosa in Europa a favore della creazione degli Eurobond, unico strumento con la capacità di far fronte alla crisi che stiamo attraversando a livello nazionale e continentale. Quella, per noi, resta la strada da percorrere.

Lo ribadisco ancora una volta, sottolineando le parole del Presidente Conte con cui sono totalmente allineato, così come su tanti altri temi: il MES resta lo strumento inadatto e pericoloso che abbiamo sempre denunciato, uno strumento concepito su logiche di austerità e condizionalità che sono state sconfessate dalla Storia. Nel testo dell’accordo dell’eurogruppo si fa riferimento a una nuova linea di credito facilitata, richiesta da altri Stati che ci sostengono sulla lotta per gli eurobond, ma resta uno strumento a cui l’Italia NON È INTERESSATA.

L’Italia, come ogni altro Paese europeo, non è obbligata a entrare nel MES. Si tratta di uno strumento facoltativo, e come tale saremo sempre NOI a decidere se entrare o meno, con un voto obbligatorio del Parlamento (i disseminatori di menzogne studiassero). E state pur certi che non avanzeremo tale richiesta.

Io sostengo e sosterrò il nostro Giuseppe Conte fino alla fine. La sua battaglia per la solidarietà e la dignità del nostro popolo è sacrosanta. Ed è fondamentale, come lui ha chiesto, che ogni cittadino italiano la faccia sua. È in gioco il futuro del nostro Paese, e non c’è spazio per giochi di propaganda elettorale sulla pelle dei più deboli, soprattutto quando si parla del futuro dei nostri figli e delle nostre figlie.

L’Italia è tornata ai tavoli europei, ed è tornata finalmente per rimanerci A TESTA ALTA.