Facebook aggiorna condizioni d’uso e servizi

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Più trasparenza sull’uso dei dati dei consumatori da parte di Facebook. Su richiesta della Commissione europea e delle Autorità di tutela dei consumatori, il social network si impegna ad aggiornare le proprie condizioni d’uso e di servizio, chiarendo le modalità di utilizzo dei dati degli utenti.

In particolare, al social veniva chiesto di indicare nelle condizioni d’uso, con un linguaggio facilmente comprensibile, in che modo vengono elaborati i profili degli utenti e vendute le pubblicità mirate agli operatori commerciali, fornendo, quindi, informazioni circa le modalità di finanziamento e gli introiti che ne derivano.

Dalla fine di giugno 2019 – termine entro il quale Facebook si è impegnato ad apportare le modifiche richieste -, nelle condizioni d’uso sarà chiaramente indicato che l’accesso gratuito al servizio offerto dal social presuppone il consenso degli utenti all’utilizzo dei loro dati con le modalità e per gli scopi menzionati. Saranno, altresì, specificati i servizi venduti a terzi per i quali il social utilizza i dati dei consumatori.

Facebook, inoltre, apporterà ulteriori modifiche a tutela degli utenti:

riconoscendo la propria responsabilità in caso di negligenza (ad es. utilizzo improprio dei dati dei consumatori da parte di terzi)
limitando il proprio potere di modificare unilateralmente le condizioni d’uso solo ad alcuni casi, tenendo conto anche degli interessi dei consumatori
garantendo che i contenuti cancellati dagli utenti saranno conservati solo in casi determinati (ad esempio, qualora lo richieda un’autorità) e per un massimo di 90 giorni per motivi tecnici
semplificando il linguaggio sul diritto di ricorso dei consumatori in caso di rimozione dei loro contenuti.

Vĕra Jourová, Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha così commentato la decisione di Facebook: “Oggi finalmente Facebook ha assunto l’impegno di rendere più chiare e trasparenti le sue condizioni d’uso. Un’impresa che intenda riconquistare la fiducia dei consumatori dopo lo scandalo Facebook/Cambridge Analytica non dovrebbe servirsi di un linguaggio farraginoso e burocratico per nascondere come realizza profitti miliardari grazie ai dati dei consumatori. Da oggi gli utenti saranno pienamente consapevoli del fatto che i loro dati sono utilizzati dal social network per vendere annunci mirati. Unendo le forze, le autorità di tutela dei consumatori e la Commissione europea difendono i diritti dei consumatori dell’UE.”

Sarà cura della Commissione e delle Autorità nazionali di tutela dei consumatori monitorare l’adempimento degli impegni assunti dal social media entro, dunque, la fine del prossimo giugno, pena l’adozione di misure più coercitive, comprese pesanti sanzioni.