FANGO SU INGROIA? NOI NON CI STIAMO

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Questa storia dello stato di ebbrezza di Antonio Ingroia, rilevato da uno steward all’ingresso dell’ aereo di linea che doveva riportarlo in Italia, che gli avrebbe precluso l’imbarco all’aeroporto di Roissy nonostante fosse in possesso di un regolare biglietto di viaggio, è una nuova tappa del linciaggio mediatico a cui viene ormai sottoposto da anni da parte dei poteri forti e degli obbedienti servizi che a loro rispondono.

Questa micidiale, subdola e continua campagna denigratoria ha lo scopo evidente di screditarlo agli occhi della pubblica opinione, e soprattutto togliere credibilità alle sue accuse, ampiamente motivate e provate, ai vertici dello stato e dei servizi segreti per la trattativa con i vertici della mafia, che fu intessuta all’inizio degli anni ’90, completamente all’oscuro di Falcone e Borsellino, e con effetti che marginalizzavano e delegittimavano tutti i loro enormi risultati giudiziari ottenuti, a costo del loro sacrificio supremo, nella lotta contro la mafia.

La colpa politica di Antonio Ingroia è evidentemente troppo grande per essere tollerata dal potere.

Ingroia deve essere distrutto.

Bene, noi del Risorgimento Socialista lo difenderemo sempre, per la sua grande onestà, e per il contributo gigantesco che ha dato alla ricerca della verità su una delle storie più infami e vergognose della nostra storia repubblicana.