Fase 2, dal parrucchiere postazioni a 2 metri di distanza

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Almeno due metri di distanza tra una postazione e l’altra e lavorare preferibilmente con le porte aperte. Queste le indicazioni del documento tecnico che il Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione civile nella seduta di ieri ha approvato; elaborato dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità, che fornisce raccomandazioni sulle strategie di prevenzione da adottare per il contenimento del nuovo coronavirus nei servizi dei parrucchieri e degli altri trattamenti estetici, in vista della ripresa delle attività dopo la fase di lockdown. E ancora: limitare il numero di persone presenti nel locale allo stretto necessario, prevedere orari di lavoro flessibili e, ove possibile, turnazione dei dipendenti.

In generale, una buona programmazione di tutte le attività e dei tempi medi occorrenti per i trattamenti è necessaria per garantire la sostenibilità delle attività quotidiane e ove possibile, già in fase di prenotazione, è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti per ciascun cliente. Ciò è fondamentale per ottimizzare i tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento. Il layout del locale e la gestione degli spazi potrebbero essere ottimizzati anche tramite soluzioni innovative rispetto alla zona originariamente prevista per l’attesa, al fine di garantire le attività e il distanziamento fra clienti ed operatori. Ad esempio, si possono riorganizzare gli spazi interni sfruttando tali aree per le fasi di attesa tecnica (come il tempo di posa del colore). Potranno altresì essere utilizzate barriere separatorie fra aree e postazioni al fine di mitigare il rischio (in particolare per le aree lavaggio).

Centri estetici: tutte le regole

Devono essere individuati chiaramente le zone di passaggio, le zone di lavoro e le zone di attesa. Occorre prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni di trattamento, ad esempio utilizzando postazioni alternate. E’ richiesta l’eliminazione di riviste ed ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale.

Tra le altre misure previste nelle linee guida, consegnare all’ingresso una borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali del cliente. In caso di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C il cliente dovrà rimanere a casa.

Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico. A tal fine è necessaria una buona gestione degli orari per evitare le sovrapposizioni di clienti. In fase di prenotazione, il gestore provvederà ad informare il cliente circa la necessità di osservare le misure di igiene personale (ad esempio lavaggio della barba) prima di recarsi al locale per il trattamento. Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza (ad esempio minori, disabili, etc.) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione.

Limitare la permanenza dei clienti all’interno del locale esclusivamente al tempo necessario per l’erogazione del servizio/trattamento. Per quanto attiene il pagamento, è opportuno evitare di maneggiare il denaro contante, privilegiando i pagamenti elettronici.

Le linee guida indicano inoltre di privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili. E ancora: fornire al cliente durante il trattamento/servizio una mantella o un grembiule monouso ed utilizzare asciugamani monouso; se riutilizzabili, devono essere lavati ad almeno 60°C per 30 minuti. Una volta utilizzati debbono essere posti e conservati in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile poi chiudibile e che garantisca di evitare i contatti fino al momento del conferimento e/o del lavaggio.

E’ obbligatorio l’utilizzo di mascherine di comunità da parte del cliente come previsto dall’articolo 3 del dpcm del 26 aprile 2020 a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano (ad esempio la cura della barba). Inoltre, i trattamenti di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli.

Relativamente al rischio da Sars-Cov-2, sarà necessario sanificare dopo ogni trattamento/servizio l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati (ad esempio forbici, pettini) oltre le normali procedure di prevenzione in atto per il settore; disinfettare frequentemente le superfici comuni, ossia utilizzate da più persone (comprese tastiere, pos, maniglie, corrimani, etc.).