Fase 2, Zaia: “Linee guida Inail inapplicabili, così non si apre”

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Il governatore del Veneto ha chiesto che siano applicabili delle deroghe su base regionale, auspicando un approccio che consenta l’effettiva riapertura delle attività ricreative e legate ai settori del turismo e della ristorazione.

L’applicazione delle nuove linee guida dell’Inail sulla gestione delle riaperture di attività ricreative, turistiche, dei servizi e della ristorazione andrebbe delegata alle Regioni, in modo da poter attuare delle valutazioni caso per caso e inserire delle deroghe.

A sostenerlo è il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale nel corso del punto stampa odierno ha ribadito la propria posizione:

“Abbiamo il massimo rispetto del lavoro fatto dall’Inail, ma le loro guida sono inapplicabili: così non si apre, un esempio per tutti, le spiagge e i ristoranti. Certo, Sono prudenziali ma non funzionano. “E poi, se dovessimo guardare ai parametri dell’Iss, il Veneto può affrontare qualsiasi apertura””, ha spiegato Zaia.

Il governatore leghista ha quindi sottolineato che “il Veneto chiede di aprire molte attività: il settore del commercio, bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri e centri per l’estetica, centri sportivi, palestre e piscine. Abbiamo già concordato le nostre linee guida con gli operatori”.

Zaia ha quindi osservato come le linee guida dell’Inail siano sostanzialmente discrezionali e che, a tal proposito, ogni team di esperti possa raccomandare determinate misure prudenziali da seguire all’interno di locali quali ristoranti, bar e affini.

“Non è una norma automatica, ma deve essere mediata dell’umanità di quelli che ci lavorano. Abbiamo un’intesa verbale con il presidente del Consiglio su linee guida generali e poi la delega alle linee di apertura delle Regioni. Per certi settori economici sono impossibili da mettere in pratica, basti pensare all’Harry’ Bar di Cipriani: con quelle norme potrebbe avere un solo tavolo al piano terra ed uno al primo piano”, ha proseguito il governatore.

L’auspicio è quello che si possa seguire un approccio più “mitteleuropeo” come in Austria e in Germania, dove vengono date solo indicazioni di massima con delle icone.

“Non abbiamo ancora pronto il documento con le linee guida – ha continuato Zaia – vogliamo vedere cosa esce anche dalle altre regioni per uniformare i parametri. Sono convinto che tra governatori ci debba essere uniformità, stiamo attendendo per evitare che escano dati che vadano male interpretati. Le nostre linee guida vogliono dare la massima sicurezza cittadini, lavoratori e clienti. E l’uso della mascherina è fondamentale”.
Le linee guida Inail

Lo scorso 10 maggio sono stati pubblicati due nuovi documenti tecnici, realizzati dall’Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, i quali forniscono “raccomandazioni sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del nuovo coronavirus nella Fase 2 nei settori della ristorazione e delle attività ricreative di balneazione”.

L’obiettivo, come si legge sul sito del Ministero della Salute, è quello di “garantire la ripresa dell’attività assicurando al tempo stesso la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti.