Fase 3, Sileri: “Seconda ondata a ottobre molto difficile”

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Il viceministro della sanità Pierpaolo Sileri al TpiFest!:”L’emergenza critica non c’è più. Seconda ondata ad ottobre molto difficile”

“Il virus c’è il virus circola, ma molto poco grazie alle misure prese e la chiusura dell’Italia ha fatto si che siano state salvate almeno 600mila vita. E a quelle che ancora oggi gli italiani prendono. Se per emergenza in senso medico ci riferiamo a una situazione critica e drammatica questa non c’è più.

Ci sono aree con focolai che dobbiamo spegnere affinché non riparta un’epidemia in forma grave come successo a febbraio e marzo. Da quando è stato proclamato lo stato d’emergenza a oggi non è cambiato nulla: avere la proroga dello stato ci consente di lavorare on demand laddove necessario per bloccare una eventuale epidemia.

Dobbiamo tenere alta guardia ma pensare a una seconda ondata è difficile perché dubito che rivedremo 1000 volte al giorno” – Così il Viceministro Pierpaolo Sileri durante l’intervista rilasciata al Tpi Fest al direttore del giornale online Tpi.it.

“Io d’accordo con Zangrillo? È che ho capito cosa voleva dire davvero. Il virus circola poco e quindi clinicamente ci sono pochi casi gravi. Questo non significa dire che il virus non c’è più. Ho capito quello che intendeva Zangrillo, e cioè che ul virus in questo momento clinicamente non c’è, significa dire che il virus circola poco e che l’evidenza clinica sei è ridotta . Nelle Rsa per esempio il virus non entra perché i protocolli ormai sono rigidi e quindi l’evidenza clinica è scemata: va spiegato in maniera scientifica perché il virus ha ragione”

Così il Viceministro Pierpaolo Sileri nel corso della seconda serata del TpiFest all’intervista con Giulio Gambino direttore del giornale online Tpi.it

“Quattro mesi fa il virus non circolava così. Oggi circola poco per diversi fattori, abbiamo attuato i protocolli, è molto difficile che il virus oggi cerchi un ospite. Anche se oggi fossi stato positivo sarebbe stato difficile contagiare lei, e il caldo potrebbe avere aiutato. Gli scienziati ci daranno le risposte ma è un fatto che il virus circola poco.

Ci dobbiamo abituare a convivere con il virus, fino a quando non passerà. Una previsione non posso farla perché non so quando e se ci sarà il vaccino. 240 casi al giorno mentre 1000 persone hanno avuto una diagnosi di cancro e molte sono morte. Il tumore lo previeni con alcuni atteggiamenti.Ci dobbiamo abituare a convivere con il virus “. Così il Viceministro Pierpaolo Sileri durante l’intervista rilasciata al Tpi Fest a Giulio Gambino direttore del giornale online Tpi.it.

Vi è stata una mancanza di comunicazione all’interno del ministero l’apparato doveva ancora essere rodato, poi non è più accaduto. Ma alzi la mano chi pensa che tutta la Pa funzioni bene, le cose devono essere cambiate non solo al ministero della Salute e stiamo qui per cambiarle.

Così il Viceministro Pierpaolo Sileri durante l’intervista rilasciata al Tpi Fest a Giulio Gambino direttore del giornale online Tpi.it.

“La differenza tra me e il Ministro Roberto Speranza è questa, che io credo che o si attua la misura del metro di distanza oppure si utilizzi la mascherine, non è possibile attuare entrambi le misure.

Se c’è da richiudere qualcosa lo richiudi, intendo dire che se hai uno stabilimento qui perché c’era uno positivo, lo richiudi. probabilmente essendo io medico e perché faccio il chirurgo sono un po’ più aggressivo ma i numeri in questo momento ci confermano, la vedo un po’ fuorviante.

Io non darei i numeri tutti i giorni Odio quel titolo che dice contagi in salita poi se hai 10 contagi ch provengono tutti da una stessa zona importante è controllarli”

Così il Viceministro Pierpaolo Sileri nel corso della seconda serata all’intervista con Giulio Gambino direttore del giornale online Tpi.it

“Io posso dire di no al Mes perché lì c’è un trattato con condizioni che se anche verbalmente dicono che non ci sono possono sempre essere introdotte in qualsiasi momento, la condizionalità è il limite maggiore.

Non credo a chi dice che non ci sono condizionalità, possono essere sempre inserite. Siccome quei 37 miliardi o te li prendi e poi me la mettono da un’altra parte ci ritroviamo che mio figlio che oggi ha un anno tra dodice o tredici anni si ritrova altrove.

Negli articoli ci sono condizionalità, basta leggere gli articoli 13 e 14. O vengono tolte condizionalità o perché prendersi un rischio del genere soprattutto dopo aver ottenuto 208 miliardi. Io non devo essere rieletto, ho un bel lavoro che tornerò a fare, dei like me ne infischio e anche della pressione politica”.Così il Viceministro Pierpaolo Sileri nel corso della seconda serata all’intervista con Giulio Gambino direttore del giornale online Tpi.it

“Per parlare di vaccino aspetterei nonostante ottimismo il percorso deve essere segnato da prove di sicurezza e efficace anche se spero di sbagliarmi, secondo me se ne parla nei primi sei mesi del 2021 anche perché dovrà essere p

rodotto su larga scala e reso disponibile al momento non è prevista obbligatorietà. Vedremo come andrà seconda ondata, anche se c’è un test è ancora poco concreto. Abbiamo fasce da proteggere che sono gli anziani quando c’è disponibilità deve essere consigliato prevalenteme ai soggetti più fragili, e la differenza con il Coronavirus la fa il tipo di ospite: se avessi preso il coronavirus avessi avuto 88 anni le cose non sarebbero andate come sono andate.”

Così il Viceministro Pierpaolo Sileri nel corso della seconda serata del TpiFest all’intervista con Giulio Gambino direttore del giornale online Tpi.it