Feltri: “Ma quali mance. Ai diciottenni serve imparare un lavoro”

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Enrico Letta non demorde: vuole ad ogni costo regalare 10.000 euro a tutti coloro che compiono 18 anni

Insiste per realizzare questo progetto che definire imbecille significa ricorrere ad un eufemismo. Per fortuna c’ è Draghi a Palazzo Chigi che, dopo aver smorzato le velleità della sinistra, non sarà di certo incline ad assecondare il segretario del Pd nel promuovere l’ iniziativa di imbottire di soldi (prelevati dalle nostre tasche) i neo maggiorenni. Con tutto il rispetto del professorino progressista rubato a Parigi, dobbiamo ammettere che il senso della sua idea balzana ci sfugge.

A parte il fatto stravagante di attingere i soldi per finanziare i ragazzotti, che a quella età non hanno neppure terminato gli studi superiori, attraverso una supertassa di successione, non si comprende come poi essi dovrebbero investire la citata somma, con quali finalità? Un mistero.

Personalmente ho quattro figli che mi sono costati un occhio dovendo crescerli come Dio comanda. Una volta adulti li ho aiutati ad avviarsi al lavoro e se la sono cavata bene senza l’ ausilio di bonus statali cospicui.

Io stesso, quanto i miei coetanei poco più che fanciulli, ho cominciato assai presto a sgobbare per guadagnare qualche lira che mi consentisse di sopravvivere. Ed erano tempi di miseria diffusa, c’ era gente che in casa non aveva neanche il bagno, che dico, neppure il cesso, tuttavia la mia generazione se l’ è cavata lo stesso addirittura costruendo l’ Italia del boom economico. Se il piano di Letta per puro caso venisse tradotto in realtà, e lo escludo, mi domando che fine farebbero i 10.000 euro donati a chi ha il solo merito di aver compiuto i famosi 18 anni? Servirebbero per l’ acquisto di cocaina o generi affini? Oppure di una motocicletta?

Non credo che il gruzzolo verrebbe utilizzato dai giovanotti e dalle signorine allo scopo di iniziare e sviluppare una sia pur piccola impresa. Quindi, siamo chiari e brutali, quei quattrini piovuti da Roma in tante famiglie sarebbero impiegati per alimentare vizi di parecchi rampolli, come non ne avessero già abbastanza.

I nostri figli non hanno bisogno di laute mance, bensì di studiare o almeno di imparare un mestiere altrimenti un impiego non lo troveranno mai. Questo è poco ma sicuro. Basta gettare uno sguardo sulla nostra economia. Varie aziende cercano disperatamente manodopera che non è disponibile perché nessuno più (o pochissimi) svolge un apprendistato che lo attrezzi anche culturalmente per intraprendere un percorso formativo utile onde entrare in uno stabilimento. Il problema giovanile non si risolve spargendo valsente a destra e a manca, ma educando i nostri eredi a faticare come abbiamo faticato noi senza piagnucolare e chiedere l’ elemosina per andare in discoteca.